«È un’occasione per le imprese torinesi, sono già disponibili oltre due miliardi di euro» ha detto il commissario straordinario per la Metro 2 Bernardino Chiaia
TORINO - Oltre 170 imprese piemontesi insieme ad alcuni grandi player internazionali, hanno partecipato a 'Opportunità per l'economia del territorio’ dedicato all'illustrazione del progetto della Linea 2 della metropolitana di Torino.
Organizzato da Unione Industriali Torino, Confindustria Piemonte, Ance Torino in collaborazione con Infra.To l'incontro ha consentito di illustrare le ricadute economiche generate dalla fase di realizzazione delle opere di costruzione e allestimento e dalla conversione di vaste aree nei quartieri interessati dal tracciato.
«Ci sono 1,8 miliardi per realizzare la linea 2 da Rebaudengo a Porta Nuova, poi ci auguriamo che arrivino, in corso d'opera, anche i 550 milioni per raggiungere il Politecnico: una prosecuzione che metteremo a bando come tratto opzionale. In totale si tratta di oltre 2 miliardi di euro, che però dovranno essere divisi su due grandi voci di spesa: treni e sistema di gestione dei treni (circa 450 milioni) e il resto per le opere civili, le stazioni, gli impianti non di trazione e così via» ha illustrato Bernardino Chiaia, Commissario straordinario per la Metro 2 e presidente di Infra.To.
Un'opportunità, per Torino e il territorio
«La seconda linea della metropolitana è un progetto importante per la nostra città e rappresenta anche un'opportunità per le imprese piccole medie e grandi del nostro territorio, che sono spesso leader di filiere per design, tecnologia e qualità» ha detto Marco Gay, presidente Unione Industriali Torino.
«L’intervento va considerato fondamentale nella sua globalità: non è solo l’appalto di lavori pubblici, con ricadute e benefici diretti per le imprese esecutrici, ma è una scintilla per avviare il rilancio dell’attività economica di Torino e che auspichiamo possa avere un effetto positivo per le imprese del territorio» ha dichiarato Antonio Mattio, Presidente Ance Torino. «Auspichiamo che nelle gare, nel pieno rispetto della normativa, vengano tenute in conto le imprese locali, modulando ad esempio questo intervento e quelli che verranno in lotti funzionali, che tengano distinte le attività tipicamente edili rispetto a quelle relative alla trasportistica, all’armamento ferroviario e alle relative tecnologie. Solo così potranno essere garantite occasioni di lavoro alle piccole e medie imprese, che sono il cuore pulsante del tessuto economico della città» ha aggiunto.
L’assessore all'Urbanistica della Città di Torino, Paolo Mazzoleni, ha spiegato: «il cronoprogramma, dopo la nomina del commissario straordinario da parte del Governo, prosegue verso la realizzazione: a luglio Infra.To ha bandito la prima gara per le prestazioni di supporto al project management dell’opera,e questo permetterà di poter mettere a bando entro il 2025 le prossime fondamentali gare per la scelta del sistema di segnalamento e del materiale rotabile e la realizzazione delle opere civili».