Nell’attuale contesto della caccia sempre più accanita alle risorse da parte dello Stato è prevedibile, anzi certo, un prossimo, severo, inasprimento dell’imposizione sulle successioni e sulle donazioni: sia per quanto attiene le aliquote che per ciò che è inerente alla franchigia del milione di Euro attuale nel caso dei discendenti diretti e, inerentemente agli immobili, andando la tassazione ad incidere in futuro più pesantemente a causa della prevista revisione al rialzo delle rendite catastali, che invero, su gran parte dello stock immobiliare italiano, dato il suo deprezzamento medio di circa il 50% nell’ultimo decennio, determinano già oggi un valore catastale superiore a quello di mercato.
I vari balzelli successori è temibile possano a breve moltiplicarsi per due, tre o anche più a seconda di quale Disegno di legge, quali i vari già depositati nelle passate Legislature, verrà approvato ( è stato calcolato che, qualora mai “passasse” uno fra i Disegni di Legge particolarmente aggressivi proposti da alcune forze politiche di sinistra in passato, in 25 anni lo Stato “drenerebbe” dalle successioni finanche 800 miliardi, immenso ammontare che è fieramente dubbio, visto il track record passato, varrà a abbattere il Debito pubblico mentre più probabilmente verrà utilizzato per finanziare come al solito sprechi vari).
Quali strumenti utilizzare, ad oggi (in futuro si vedrà cosa resterà valido fra questi), per tenere l’imposta successoria più bassa possibile? Premesso un breve cenno in campo immobiliare circa l’opportunità di donare la nuda proprietà da parte dei genitori a figli (o eredi) mantenendo l’usufrutto vitalizio con diritto di accrescimento reciproco in modo da sfruttare il consolidamento di quest’ultimo nella nuda proprietà rideterminandosi così la piena proprietà in esenzione al decesso dei de cuius, nonché in quello societario che contempla l’esenzione sul capitale sociale di controllo di un’impresa in cui subentrino al de cuius coniuge e eredi diretti, ecco qui di seguito un elenco di investimenti finanziari al momento esenti da imposizione successoria.
Titoli di Stato italiani, Ue/See e Obbligazioni sovranazionali
Buoni Postali
Polizze Vita (incontrovertibilmente quelle a gestione separata) e caso morte
Tfr e Fondi pensione
Pir
Si aggiunge che anche i prodotti di risparmio gestito possono essere esenti ma limitatamente all’ammontare di prodotti esenti sottostanti.