Nel torinese si producono motori endotermici di ultima generazione
“Votiamo con convinzione l’Ordine del giorno a favore dei lavoratori Lear a prima firma di Stefano Allasia e sappiamo che l’azione delle istituzioni può essere importante. Ma non possiamo nasconderci dietro un dito: come sappiamo e come ci hanno confermato oggi i sindacati, a questa crisi dello stabilimento di Grugliasco ne seguiranno molte altre e tutto il territorio torinese e piemontese rischia una grave perdita di posti di lavoro, territorio patria dell’auto e che ancora oggi produce motori endotermici di ultima generazione che inquinano pochissimo rispetto al passato”. Lo ha dichiarato in Aula il capogruppo della Lega Alberto Preioni al seguito dell'audizione, durante una pausa dei lavori consiliari, di una delegazione di lavoratori della Lear, l'azienda di Grugliasco che produce sedili per Maserati e che ha dichiarato 260 esuberi (ma che si teme arrivino a 300) su 420 dipendenti
Il 2035 una mannaia sui lavoratori
“La cosiddetta svolta green, ha sottolineato Preioni, con l’imposizione di eliminare tutte le automobili a combustione interna entro il 2035, è una mannaia calata sui lavoratori piemontesi. Lo diciamo da anni e la Lega è stato il primo movimento a denunciare la pericolosità delle delocalizzazioni di aziende all’estero, come in Cina. Oggi ci troviamo in una situazione molto difficile, ci vogliono decisioni politiche che la cambino. Noi come Regione ci siamo attivati e anche il Governo centrale è su questa lunghezza d’onda. Sappiamo che la tutela dell’ambiente è importante, ma non va fatta sulla pelle dei lavoratori”.
La Regione assicura massimo sostegno ai lavoratori
“La Regione oltre ad aver chiesto il rifinanziamento dell’ammortizzatore sociale assicura massima disponibilità per dare sostegno concreto ai lavoratori, anche sul fronte delle competenze per un eventuale ricollocamento”, ha commentato l’assessore al Lavoro Elena Chiorino: “Si tratta di una crisi complessa che coinvolge la monocommittenza di Stellantis e una multinazionale, la Lear, che non dà risposte attendendo un’eventuale commessa. A ciò si aggiunge il tema della reindustrializzazione e dei tempi necessari per farla. Abbiamo in precedenza proposto delle misure di sostegno ma sono state ignorate dall’azienda e non sono seguite delle controproposte. Ora attendiamo l’esito del tavolo ministeriale del 22 novembre in cui proveremo a riproporre ulteriori interventi”.
Si guarda al prossimo tavolo del 22 novembre
Lo stesso tavolo al quale guardano i sindacati: “Lo stabilimento di Grugliasco ha un organico di 420 persone, l’esubero strutturale dichiarato nel 2022 era di 260 persone, una cifra che stimiamo salga nel prossimo mese oltre le 300 unità rispetto ai volumi di produzione attesa, in pratica c’è lavoro per un quarto dei dipendenti”, ha affermato Rocco Cutrì segretario generale Fim Torino. “L’azienda assume una posizione attendista, non ci vengono date risposte. Ora aspettiamo il nuovo incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy il 22 novembre, ma il rischio è che l’azienda non abbia nuovamente un progetto da presentare”.