lineaitaliapiemonte.it | 06 settembre 2023, 23:02

“Verosimilmente” non ci sarà il blocco degli Euro5 in Piemonte: Ascom soddisfatta, Confesercenti con riserva, Goia pronti a invadere le piazze

Annunciata al question time alla Camera la rinuncia al blocco degli Euro5 in Piemonte. Positive le reazioni dell'Ascom: “Grazie al ministro Urso e a Cirio per averci ascoltato”, Confesercenti chiede comunque un tavolo di lavoro, gli ambulanti del Goia: “Il problema non sono solo gli Euro5, si torna in piazza”

“Verosimilmente” non ci sarà il blocco degli Euro5 in Piemonte: Ascom soddisfatta, Confesercenti con riserva, Goia pronti a invadere le piazze

“E' verosimile che già nella prossima settimana si possa evitare il blocco di questi veicoli“. Sono le parole con cui il ministro del made in ItalyAdolfo Urso, al question time alla Camera, ha sostanzialmente annunciato che il famigerato stop per i mezzi Euro5 non ci sarà. La dichiarazione è stata salutata con soddisfazione e sollievo dopo le proteste che avevano seguito la decisione di fermare in Piemonte tali veicoli. “Resta molto fermo l’impegno del governo e dell’Italia a tutela dell’ambiente”, si è comunque affrettato a sottolineare il ministro. Le reazioni dei commercianti, in prima linea fra i soggetti che sarebbero stati più danneggiati dalla disposizione, sono diverse e vanno dalla soddisfazione alla rabbia per non aver considerato anche i veicoli antecedenti gli Euro5 e tuttavia spesso ancora in uso per fare brevi tragitti.

Ascom: grazie al ministro Urso e a Cirio per averci ascoltato

"Bene la conferma del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante il question time alla Camera riguardo alla sospensione del blocco dei diesel Euro 5 previsto a partire dal 15 settembre in Piemonte – commenta la presidente di Ascom Torino e provincia Maria Luisa Coppa -. Ringraziamo per questo il ministro Urso, e con lui il ministro Gilberto Pichetto Fratin, per aver ascoltato la nostra voce. Così come ringraziamo il governatore Alberto Cirio e i suoi assessori per aver tenuto conto dei nostri numerosi appelli e proposte. Il dialogo è stato molto serrato in queste settimane; abbiamo lavorato senza dare troppo clamore e coinvolgendo tutti i comparti interessati e rappresentati da Ascom: dagli autotrasportatori agli agenti di commercio, dagli ambulanti ai commercianti, che vedono nel blocco un freno allo spostamento dei clienti, fino a tutti coloro che devono ritirare e consegnare le merci. Attendiamo l'atto formale del governo, ma la dichiarazione del Ministro Urso ci ha già messi nello stato d'animo giusto per iniziare subito a lavorare in modo da approfittare di questo periodo di sospensione per individuare, insieme alle istituzioni, strategie e azioni utili a garantire ai nostri imprenditori la possibilità di lavorare nel rispetto delle normative di tutela dell'ambiente".

Confesercenti: ok al rinvio ma non basta, si apra al confronto con i soggetti coinvolti

“Il rinvio del blocco degli Euro5 diesel è il minimo indispensabile, ma non basta“: Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti Torino e Piemonte, si aspetta che il consiglio dei ministri di domani dia il via a un provvedimento in grado di evitare che quasi 300mila veicoli in tutta Regione rimangano fermi a partire dal prossimo 15 settembre, ma chiede anche altro. “La scadenza è ormai vicina – spiega – e imprese e cittadini hanno bisogno di certezze. Nelle interlocuzioni che abbiamo avuto in questi giorni a livello sia politico sia tecnico è venuta l’assicurazione che il decreto del governo ci sarà. È ciò che abbiamo chiesto da tempo insieme ad aiuti per la sostituzione dei mezzi: aiuti che dovranno essere ben più cospicui delle mancette che si stanno prefigurando. Categorie come ambulanti e agenti di commercio, per la cui attività il mezzo è indispensabile, non possono farcela da sole in un momento di crisi come questo. Per non parlare delle famiglie. Inoltre, è importante che i sostegni siano di facile e immediato ottenimento, altrimenti rischiano di rimanere inutilizzati: non si può immaginare di cambiare oggi il proprio mezzo e ricevere il denaro magari fra un anno, dopo aver riempito chili di moduli incomprensibili.

“Ma tutto ciò – puntualizza Banchieri – non sarà sufficiente: se il rinvio del blocco e i sostegni economici arriveranno, essi saranno stati decisi sull’onda dell’emergenza e delle giustificatissime proteste di imprese e automobilisti. Ma si tratta di un palliativo di fronte a un problema vasto e complesso, che va affrontato con lungimiranza: per questo chiediamo l’immediata costituzione di un tavolo sulla mobilità di cui facciano parte la Regione, le rappresentanze delle imprese e anche dei cittadini (ad esempio, attraverso le associazioni dei consumatori). Questa vicenda ha dimostrato ancora una volta il drammatico distacco fra le decisioni prese nelle stanze chiuse di qualche assessorato e la vita reale. Dunque è necessario – una volta risolta l’emergenza – che la politica torni a misurarsi con le esigenze delle persone. Il tema della mobilità e dei tempi delle città richiede una prospettiva di lungo periodo. Apriamo da subito un confronto fra tutti i soggetti coinvolti: solo così – conclude – potremo individuare misure davvero efficaci nel tempo, programmate e condivise“.

Goia, sindacato ambulanti: il problema non sono solo gli Euro5, si torna in piazza

Abbiamo detto più volte che il nostro problema non era solo l'euro 5 ma che ci sono anche gli altri Euro che sono la maggior parte dei mezzi con cui andiamo a lavorare. Prendiamo le distanze dai festeggiamenti della associazione Ascom Confcommercio che ormai da anni rappresenta gli ambulanti solo dalla scrivania. Gli ambulanti rimangono inascoltati e dalla prossima settimana rischiano il lavoro, cosa non è stato capito dalla nostra protesta dove si chiedeva di poter tornare a lavorare con i nostri mezzi? Pronti ad invadere le piazze, ora basta” ha dichiarato il presidente Giancarlo Nardozzi.

Redazione