Entro in un argomento spinosissimo, ma da giornalista dopo essere rimasto molto in silenzio sento il dovere di fotografare dei dati oggettivi. Sapete che non mi sono vaccinato contro il Covid per scelta personale e resistenziale contro le assurde violazioni delle libertà fondamentali inferte ai cittadini con il green pass che fece seguito al decreto sull’obbligo vaccinale per gli over 50 del 5 gennaio 2022. Sono stato credo il primo a mostrare la multa per la violazione e il primo a invitare a non pagarla. Ora le hanno sospese, riconoscendo che forse un po’ di ragione ce l’avevo anche ad andare alle elezioni 2022 con un simbolo federativo che spiegava la forte contrarietà allo strumento green pass. Allo stesso tempo, però, non mi sono mai voluto definire “no vax” perché ho sempre riconosciuto il diritto degli altri a compiere scelte diverse senza mai additare nessuno. Ma ora emergono dati oggettivi che qualcuno deve spiegare.
Per il 2021 e 2022 il generale Figliuolo, commissario alla campagna vaccinale, stabilì l’acquisto di oltre 321 milioni di dosi di vaccino da Pfizer e Moderna (marginali gli acquisti da Johnson&Johnson e Novavax). I colleghi di Report segnalarono per tempo che era certamente uno spreco l’acquisto di 138 milioni di dosi nel 2022 quando ormai le altre 183 milioni di dosi avevano già portato la campagna vaccinale nel 2022 a coprire l’83% della popolazione italiana anche con tre dosi. In quel biennio il mondo ha regalato a Pfizer e Moderna (marginalmente a J&J e Novavax) 250 miliardi di dollari. Pfizer faceva pagare in media 18.80 euro a fiala in Europa qualcosa che costava meno di un euro per la produzione. La cifra di 250 miliardi di dollari è approssimata per difetto ed è la più grande rapina della storia alle casse della fiscalità generale, cioè ai soldi versati con le tasse agli Stati da ognuno di noi in ogni nazione. Per una cifra così clamorosamente colossale si può fare di tutto. Anche vendere senza conoscere le conseguenze nel medio periodo del “vaccino”.
Il 22 luglio 2021 Mario Draghi tiene la famosa conferenza stampa del “non ti vaccini, ti ammali, muori”. Venivamo da un 2020 terrorizzante che si chiuse con 108mila decessi in più rispetto alla media 2016-2019, ci dissero 79mila dovuti al Covid. Così, nel 2021 tutti a vaccinarsi, nel luglio 2021 il discorso di Draghi, il 5 gennaio 2022 il decreto sull’obbligo vaccinale anche per lavorare (unici al mondo). Questa serie di norme e di paure agitate da nomi autorevolissimi a partire dal presidente del Consiglio ci ha piazzato tra le popolazioni in assoluto più vaccinate della Terra. Per la mia ostinazione a non volermi vaccinare nel corso di una puntata di Dritto e Rovescio di Paolo Del Debbio il prof. Bassetti profetizzò che se avessi preso il Covid la mia condizione di grande obeso mi avrebbe condotto alla morte (la scena di me che gli faccio le corna in diretta finirà dritta nel mio coccodrillo) mentre in una puntata di Zona Bianca con me presente Cecchi Paone inviò lo stesso messaggio per interposta persona: “Se Djokovic prenderà il Covid, morirà, è certo”. Comunicate al grande primario e al divulgatore scientifico che sia io che Djokovic abbiamo preso il Covid e siamo ancora vivi. Djokovic è parecchio vivo.
Già, ma i morti? Dicevamo dell’anno della grande paura, il 2020 con i 108mila morti in più: una crescita del 14.7% in più rispetto alla media del quinquennio precedente. E allora l’83% degli italiani si è vaccinato più volte, il 93% almeno una dose se l’è fatta. I morti in più nel 2021 diventano il 9.2%, le nuove varianti del Covid sono meno aggressive, ma il governo decide comunque per il decreto del 5 gennaio 2022 sull’obbligo vaccinale. E allora non si scappa più, tranne pochi resistenti, quasi tutti cedono: si tiene famiglia. Gli altri Stati del mondo tolgono gli obblighi (la Gran Bretagna di Boris Johnson apre persino gli stadi nell’agosto 2021 senza neanche dover mettere la mascherina), da noi vengono resi ancora più stringenti. Allora perché nel luglio 2022 subiamo un picco di mortalità addirittura del 29.6% superiore alle medie del quinquennio precedente? Perché il 2022 se siamo tutti ipervaccinati vede l’aumento dei morti ancora in doppia cifra, al 10.5% rispetto al quinquennio precedente? E cosa sta succedendo in questo luglio 2023? Leggete voi, semplicemente dai quotidiani di queste prime due settimane del mese.
https://www.leggo.it/.../malore_improvviso_calcetto_morti...
https://www.ilgazzettino.it/.../malore_morto_mentre_va_al...
https://www.lanazione.it/.../farmacista-morta...
https://www.rainews.it/.../malore-quota-valchiavenna...
https://www.ansa.it/.../podista-morto-per-malore-durante...
https://www.ilmessaggero.it/.../elena_arizala_bobeva...
https://www.bresciatoday.it/.../malore-fatale-l-ex...
https://amp.trevisotoday.it/.../mansue-laurentiu-lupchean...
https://www.unionesarda.it/.../malore-mentre-raccoglie...
https://www.ilrestodelcarlino.it/.../incidente-mortale...
https://www.leggo.it/.../malore_caldo_morto_ciclista...
https://www.corriereadriatico.it/.../morta_ristorante_73...
https://www.corriereadriatico.it/.../donna_morta_aereo...
https://www.corriereadriatico.it/.../morto_36_anni_malore...
https://www.ilmessaggero.it/.../stefania_toniolo_morta...
https://www.ansa.it/.../manager-muore-sullo-yacht-al...
Questa è solo una piccolissima parte della rassegna stampa di morti improvvise citate sui giornali nel mese di luglio, da cui ho escluso volontariamente gli over 75 e i cosiddetti “malori da spiaggia” tipici della stagionalità. Se il luglio 2022 ha fatto segnare quel pauroso +29.6% di mortalità (un picco che condividiamo con la gelida Islanda che segna addirittura un +36% e Spagna e Portogallo, altri paesi con copertura vaccinale da record), cosa dobbiamo attenderci dal luglio 2023? Non parlatemi del caldo: l’estate del 2003 fu più calda di quella del 2022 e l’eccesso di mortalità fu del 5.2% in più. Nel 2016, altro anno record per le temperature estive, i decessi furono addirittura 32mila in meno rispetto al 2015.
Lo voglio precisare: non accuso niente e nessuno. Ma da giornalista osservo i fatti e i dati. Certamente sui vaccini Covid è stata compiuta la Grande Rapina, la più colossale della storia. Non vedo evidenze di vite salvate, leggendo i dati. Siamo stati i più vaccinati e i più ristretti, gli unici con l’obbligo vaccinale e l’impedimento persino di andare a lavorare, siamo i terzi al mondo per incidenza mortale dell’epidemia. Questo governo ha stanziato per vaccini Covid nel triennio 2023-25 altri 800 milioni di euro. Prima di buttare quest’altra valanga di quattrini pubblici nella fornace accesa di funzionari e farmaceutici brutali e corrotti, vogliamo almeno indagare bene che quegli effetti collaterali (accertati) che riguardavano improvvise miocarditi e pericarditi (ragione per la quale non mi sono vaccinato, quelle sì che mi avrebbero mandato al creatore caro prof. Bassetti) non possano innescarsi con conseguenze tragiche sull’impianto cardiocircolatorio anche a medio termine?
Troppi morti e troppi soldi, amici miei. Svestiamo le magliette ideologiche di no vax e sì vax, indaghiamo bene. E invece di mandare milioni di boccette di vaccino (da noi incautamente acquistate in eccesso) con finto afflato umanitario in Tunisia o in Nigeria dove sono costretti a gettarle via perché scadute, evitiamo di spendere questi altri 800 milioni di euro e riserviamo quei fondi all’accorciamento delle liste di attesa in particolare per i pazienti oncologici nella sanità pubblica. Che deve curare e salvare vite, non essere la principale voragine in cui sguazza una corruzione atavica che punta solo a rubare miliardi e miliardi di euro l’anno, disinteressata alle conseguenze.
(Pubblicato su pagina Facebook di Mario Adinolfi, pubblicazione autorizzata)