Messaggi in bottiglia | 02 febbraio 2022, 17:30

Se Draghi moltiplica i pani e i pesci. Di Marco Corrini*

Dopo un anno (il 2020) di blocco totale dell'economia, un corposo aumento del Pil non é miracoloso ma é fisiologico. Tuttavia anche col “miracoloso” +6,2% del 2021, l'Italia perde il confronto con le altre principali economie del mondo. E per quanto riguarda l'entusiasmo con cui si guarda ai dati relativi all'occupazione, va precisato che se, per paradosso, la forza lavoro diminuisce più del calo degli occupati, il tasso di occupazione sale, malgrado il numero dei lavoratori effettivamente occupati nella realtà dei numeri diminuisca. Inoltre chi é sospeso senza stipendio perché non immunizzato, non essendo licenziato, continua ad essere considerato occupato ma è considerato occupato anche colui che viene temporaneamente assunto per sostituirlo pro tempore. In pratica si verificano situazioni in cui per uno stesso posto di lavoro sono contabilizzati due o più lavoratori occupati. Insomma si moltiplicano i pani e i pesci

Se Draghi moltiplica i pani e i pesci. Di Marco Corrini*

L'Istat ha pubblicato i dati relativi all'occupazione a dicembre 2021, dai quali si evince che la situazione é tornata pari a quella ante pandemia di febbraio 2020.

Questo dato unito al +6,5% del Pil registrato nel 2021 ha fatto gridare al nuovo miracolo economico e ha santificato definitivamente Mario Draghi.

In realtà, prima di prendere come oro colato queste affermazioni è necessario andare un po' più in profondità, a partire dal dato del Pil, che se fosse analizzato da menti pensanti, andrebbe rapportato all'andamento del debito pubblico nello stesso periodo.

Infatti nel 2021 abbiamo avuto una crescita del Pil di 102 miliardi, a fronte di un aumento del debito di 125 miliardi.

A parte questo fattore significativo, un corposo aumento del Pil dopo un anno (il 2020) di blocco totale dell'economia non é affatto miracoloso, ma é fisiologico. Comunque va rilevato che nel raffronto con le principali economie del mondo, anche col miracoloso +6,2% del 2021, l'Italia ne esce con le ossa rotte.

Il focus di oggi però è l'occupazione e sopratutto il modo strumentale utilizzato da governo e media per presentare questi dati nel modo più entusiasmante possibile.

Il solo giornalista a ravvisare l'imbroglio é stato Marco Travaglio che si sta ricordando di essere prima di tutto un giornalista, e onestamente (quando lavora con onestà intellettuale), è uno dei migliori che abbiamo nel paese.

Il tasso di disoccupazione (e per conseguenza quello di occupazione) é calcolato dall'Istat mettendo in rapporto percentuale (si esegue una semplice divisione e si moltiplica per cento) il numero dei disoccupati e il totale della forza lavoro.

Per forza lavoro si intende l'insieme degli individui dai 15 ai 64 anni che hanno una occupazione o la cercano.

Ne consegue che se, per paradosso, la forza lavoro diminuisce più del calo degli occupati, il tasso di occupazione sale, malgrado il numero dei lavoratori effettivamente occupati nella realtà dei numeri diminuisca.

É esattamente quello che é accaduto nel 2021.

il tasso PERCENTUALE di occupazione è in effetti tornato al livello di febbraio 2020, ma in realtà la popolazione attiva è diminuita, per via del calo demografico (e dei giovani espatriati), pertanto in numeri assoluti, gli occupati attuali sono 286 mila in meno rispetto a prima della pandemia a dispetto dell'aumento percentuale rilevato dall'Istat.

A parte ciò, i nuovi impieghi, in gran parte sostituiscono i tantissimi lavoratori pubblici sospesi senza stipendio perché non immunizzati: lavori quindi, quasi tutti a termine (tre su quattro, secondo le analisi).

Questo fenomeno andrà accentuandosi con l'obbligo esteso alle aziende private, per cui é verosimile che nel 2022 assisteremo ad un altro "Miracolo" con il numero dei lavoratori UFFICIALMENTE occupati che aumenterà di almeno 500 mila unità, ma si tratterà sempre di un aumento "Truccato" e solo "Sulla carta".

Si deve infatti considerare che per l'Istat, sono ritenute occupate tutte le persone dai 15 anni in su che hanno lavorato almeno un'ora durante la settimana di riferimento, oppure quelle che erano assenti solo temporaneamente dal luogo di lavoro.

Quest'ultima annotazione fa si che chi é sospeso senza stipendio perché non immunizzato, non essendo licenziato, continui ad essere considerato occupato, ma sia anche considerato occupato colui che viene temporaneamente assunto per sostituirlo pro tempore.

In pratica si verificano situazioni in cui per uno stesso posto di lavoro sono contabilizzati due o più lavoratori occupati. Insomma: la moltiplicazione dei pani e dei pesci, anche perché la condizione di occupato "Non dipende dal compenso", e qui chi vuole intendere intenda.

Insomma, quello di Draghi sembra più un gioco di prestigio che un miracolo, e come tutti i giochi di prestigio fatti dai governi, in realtà è una presa per i fondelli dei cittadini.

La realtà é che si inizierà a vedere una vera ripresa solo quando (e se) saranno rimosse tutte le restrizioni, e l'economia sarà nuovamente libera, ma prima di smaltire le macerie di due anni di follia ci vorrà comunque tantissimo tempo, e probabilmente serviranno anche altri politici.


*Marco Corrini, scrittore, esperto di marketing

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