lineaitaliapiemonte.it | 20 gennaio 2022, 10:37

Green Pass per parrucchieri e centri estetici: ora è allarme abusivismo

Da oggi Green Pass “base” per entrare da parrucchieri e centri estetici. Allarme abusivi: tasso di irregolarità del lavoro pari al 27,6% delle attività registrate. Oltre 12mila imprese artigiane piemontesi del benessere danneggiate dal lavoro nero a domicilio e dalle disdette dei clienti. Felici, Confartigianato: “Abusivismo che mette ancora più a rischio la salute delle persone”

Green Pass per parrucchieri e centri estetici: ora è allarme abusivismo

Da giovedì 20 gennaio, per andare dal parrucchiere, dal barbiere, dall’estetista e in qualsiasi salone di servizi alla persona, bisognerà esibire il Green Pass “base”.

 Un comparto, quello del benessere, che in Piemonte conta 12.237 imprese, artigiane del settore dei servizi di acconciatura e trattamenti estetici, che offrono servizi di acconciatura, manicure, pedicure e trattamenti estetici grazie ai circa 22mila addetti da sempre sotto attacco degli irregolari.

Tasso di irregolarità del settore: 27,6%

Le ultime stime disponibili rielaborate dall’Ufficio Studi di Confartigianato, su dati Istat di settembre 2021, indicano come nel settore dei servizi alla persona e attività artistiche e di intrattenimento, nel quale sono ricompresi gli acconciatori e istituti di estetica, vi sia una elevata incidenza del sommerso, con un tasso di irregolarità del lavoro pari al 27,6% delle attività registrate.

Tale quota è di oltre dodici punti percentuali (+12,7%) superiore al 14,9% rilevato per la media delle attività economiche.

Ed è soprattutto in questo periodo che nel settore della cura della persona è allarme per il proliferare di abusivi e irregolari che offrono “servizi itineranti e a domicilio” per il taglio dei capelli, manicure e trattamenti estetici, anche per chi è sprovvisto di green pass.

La linea di Confartigianato: attenzione alla salute significa anche controllare l'abusivismo

La linea dal Governo sulla tutela della salute di imprenditori e clienti è condivisa da Confartigianato Imprese Piemonte: “Concordiamo con la volontà, alla base del provvedimento, di tenere sotto controllo il diffondersi dei contagi e la pressione sugli ospedali oltre che di far lavorare in sicurezza gli operatori del comparto benessere e di tutelare i clienti – sottolinea Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte - quando si parla di lavoro si chiede, però, un’attenzione anche al controllo del fenomeno dell’abusivismo che mette a rischio, anch’esso, la salute delle persone. Non dobbiamo dimenticare che è proprio in momenti come quello attuale, in cui si registrano maggiori fragilità sanitaria, psicologica ed economica, che il “lavoro nero” prende piede a causa dell’incertezza generale che rende difficile far rispettare le regole”. Conclude Felici “quando si parla di lavoro si chiede un’attenzione anche al controllo del fenomeno dell’abusivismo che mette ancora più a rischio la salute delle persone”

Da due anni spese in aumento per la sicurezza

“Da oltre 2 anni nella nostra regione i professionisti del settore benessere lavorano nel rispetto dei rigorosi protocolli, applicando procedure e utilizzando attrezzature che hanno richiesto un aumento nelle spese che solo in minima parte sono state ristorate – commenta Stefania Baiolini, Presidente nazionale Estetiste di Confartigianato Imprese - tutto questo per garantire la sicurezza propria e soprattutto quella dei clienti con i quali c’è un rapporto di grande fiducia. Non dimentichiamo che, proprio grazie anche all’impegno di Confartigianato, abbiamo messo a punto fin dalla tarda primavera del 2020 un protocollo per poter riaprire in sicurezza”.

“Contrastare l’abusivismo – sottolinea Baiolini- è sempre fondamentale per non danneggiare le imprese che rispettano le regole, ma anche per tutelare la salute delle persone. Ora con l’introduzione dell’obbligo del Green Pass “base”, è importante tenere alta la guardia perché questo fenomeno non si diffonda. Chiediamo, pertanto, attenzione massima nei confronti di coloro che lavorano in modo abusivo”.

Meno clienti: situazione simile al 2021

Confartigianato Nazionale, in occasione di una indagine condotta nel 2021, evidenziò come la pandemia ridusse nella popolazione la frequentazione di saloni e centri estetici. La situazione di oggi è pressoché simile e quindi è forte il rischio che le persone, non avendo il Green Pass “base”, si rivolgano a operatori non autorizzati che esercitano a domicilio.

“Per questo chiediamo con fermezza – conclude Felici - che non si ripetano situazioni controproducenti già viste in passato: parrucchieri, tatuatori e estetiste garantiscono la massima professionalità e sicurezza nei loro esercizi, al contrario non può nuovamente succedere che gli abusivi esercitino indisturbati nelle loro case favorendo la diffusione del contagio. Serve tolleranza zero e quindi maggiori controlli e sanzioni da parte degli organismi addetti alla vigilanza, per non vanificare le disposizioni che siamo tenuti civilmente a rispettare nei nostri locali”.


Redazione