“Sono anni che denunciamo la situazione, ora gli operatori del mercato e i cittadini hanno paura, occorre un intervento immediato” dice senza mezzi termini Vincenzo Torraco, rappresentante del mercato di Piazza Foroni, zona Barriera di Milano.
Parte dalla consapevolezza piena di cosa davvero accade sul territorio la lettera inviata dal Goia, sindacato ambulanti, al prefetto, al presidente della regione Cirio, al sindaco di Torino Lorusso, al presidente della circoscrizione sei (Barriera di Milano) Lomanto.
Il mercato presidio di legalità
Non è la prima volta che gli ambulanti, che con la loro attività costituiscono un presidio di legalità con il mercato di piazza Foroni, puntano il dito e si fanno carico di una situazione che, a ben vedere, non dovrebbe neppure toccare a loro. Ma tant’è, i recenti fatti accaduti nella zona, tra cui l’accoltellamento a morte di un diciannovenne in via Monterosa, presumibilmente nell’ambito di rivalità nel traffico di droga, rendono difficile, per chi lavora su quel territorio, voltarsi dall’altra parte.
L'associazione chiede ora un intervento "energico, urgente e duraturo" per ristabilire la sicurezza e la tranquillità dei cittadini e dei commercianti.
Serve un tavolo di concertazione
Nella lettera viene evidenziata la necessità di un "intervento massiccio delle Forze dell'Ordine" e la ripresa di un tavolo permanente di concertazione che coinvolga le associazioni, la circoscrizione, gli uffici comunali, la Prefettura, la Regione e le Forze dell'Ordine.
“Attendiamo la convocazione di questo tavolo da un anno e mezzo, evidentemente a qualcuno va bene che le cose restino così, ma adesso si è superato ogni limite” commenta Giancarlo Nardozzi, Presidente del GOIA Fenapi.
Le proposte
Il Goia propone anche una serie di misure aggiuntive per affrontare la situazione, tra cui:
L'istituzione di un numero unico dedicato per segnalazioni, anche anonime, tramite foto e messaggi (anche WhatsApp).
Una revisione del regolamento di polizia urbana per contrastare le aperture irregolari dei drink-shop.
Una stretta collaborazione con le scuole di quartiere e azioni di responsabilizzazione delle famiglie per affrontare il problema delle baby gang.
Un piano di incentivi e sgravi per le attività commerciali che operano o aprono in Barriera di Milano, sull'esempio delle Zone Franche Urbane francesi.
La semplificazione delle regole e l'abbattimento dei costi per dehors, occupazioni di suolo pubblico e organizzazione di eventi, per favorire la coesione sociale e la vivibilità del quartiere.
“Le richieste di sgravi e agevolazioni sono un tassello necessario per rilanciare l’economia locale: un investimento dovuto per una delle zone della Città con il tasso di disoccupazione giovanile più alto in assoluto, quasi il 14% contro la media cittadina del 10.” dichiara Gregory Massa, direttore tecnico GOIA
Rischio escalation di esasperazione
"La sicurezza non è un qualcosa che in altre zone di Torino è dato per scontato, e per Barriera di Milano non lo è. Vogliamo evitare che si arrivi a nuove manifestazioni che porterebbero ad un escalation che noi tutti dobbiamo evitare. ", conclude il Presidente nazionale del GOIA, Giancarlo Nardozzi. L'associazione chiede alle istituzioni di non perdere altro tempo prezioso e di prendere le dovute decisioni per risolvere l'emergenza criminalità e rilanciare lo sviluppo economico e sociale del quartiere.