lineaitaliapiemonte.it | 11 ottobre 2021, 21:31

Chiude lo stabilimento Maserati di Grugliasco, la produzione va a Mirafiori: si mantiene l'occupazione ma è un'altra mazzata

Nell'incontro tra le organizzazioni sindacali, i responsabili di Stellantis Europa e il ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti, l’azienda ha comunicato l’intenzione di cessare le produzioni effettuate nello stabilimento Maserati di Grugliasco spostandole in quello di Mirafiori. Il trasferimento inizierà tra pochi mesi e terminerà nel 2024. I sindacati chiedono un tavolo per Torino e garanzie occupazionali

Chiude lo stabilimento Maserati di Grugliasco, la produzione va  a Mirafiori: si mantiene l'occupazione ma è un'altra mazzata

“A Stellantis chiediamo garanzie occupazionali e missioni produttive definite, per questo serve al più presto un tavolo a Torino per entrare nel merito di quanto dichiarato oggi dall’azienda” afferma Luigi Paone, segretario generale Uilm Torino, dopo l’incontro al Mise.

“Stellantis – spiega Paone - ha assicurato che la produzione attuale di Grugliasco, vale dire Maserati Ghibli e Quattroporte, verrà trasferita con tutti gli occupati a Mirafiori, dove già si producono la Fiat 500 elettrica, la Maserati Levante ed è in corso di lancio la Maserati sportiva”.

“Non siamo interessati a difendere i muri di uno stabilimento, ma auspichiamo che, a fronte della riorganizzazione annunciata, siano confermati sia gli investimenti, sia l’impegno alla piena occupazione. Questi temi e le future misure produttive dovranno essere oggetto di un confronto sindacale a Torino”, conclude Paone.

Per Edi Lazzi segretario generale della FIOM CGIL di Torino «è un’altra mazzata per l’economia di Torino. Anche se hanno dichiarato il mantenimento dell’occupazione il dato oggettivo è che chiudono uno stabilimento. La si può guardare da qualsiasi angolazione ma i fatti dicono che in Italia siamo di fronte alla diminuzione della capacità produttiva effettuata tramite la chiusura di stabilimenti come in questo caso o alla riduzione delle linee di montaggio come è successo a Melfi. Tutte azioni che determinano inevitabilmente il calo dell’occupazione complessiva del Gruppo, come sta già accadendo, al momento implementata tramite gli esodi incentivati. Abbiamo quindi chiesto di conoscere il piano industriale complessivo del gruppo Stellantis per l’Italia, è infatti intollerabile questo modo di procedere staccando i petali della margherita uno alla volta. Questo vale soprattutto per Torino dove sono ubicati diversi importanti settori del gruppo: oggi si è parlato della Maserati di Grugliasco e della Carrozzeria di Mirafiori, ma non bisogna dimenticarsi che ci sono le strutture impiegatizie (7.000 addetti) con il problema delle inevitabili sovrapposizioni con quelle francesi che dovranno essere affrontate; c’è la Meccanica di Mirafiori (1.100 addetti) produttrice del cambio che scomparirà nelle auto elettriche, dove tra l’altro l’area in cui lo stesso stabilimento è ubicato, è stata indicata da Stellantis nel dossier consegnato alla Regione Piemonte dando disponibilità a riutilizzarla per altri scopi; ci sono le Presse (430 addetti) che da anni usufruiscono della cassa integrazione per mancanza di volumi produttivi. Infine ci sono tutte le ricadute sull’indotto, in primis la Lear di Grugliasco, per citare solo il caso più emblematico, che in assenza di nuove commesse ha più della metà dei 400 addetti in esubero. Ecco perché, dal mio punto di vista, è fondamentale discutere di un piano industriale complessivo per l’Italia altrimenti corriamo il rischio, come d’altronde sta già succedendo e sono i fatti a dimostrarlo, che vi sia dappertutto un drastico ridimensionamento produttivo e occupazionale con effetti nefasti per l’economia Italiana».

Il segretario della Fim Cisl di Torino Davide Provenzano sottolinea che “abbiamo chiesto che nel trasferimento da Grugliasco a Mirafiori si salvaguardino le professionalità acquisite negli anni dagli addetti di Maserati. L'azienda non ha annunciato esuberi e questo è fondamentale. Il rafforzamento dell’Ingegneria presso gli Enti Centrali e l’esclusiva delle future produzioni di 500 sono elementi che giudichiamo positivamente. Le nuove Maserati e le nuove 500 su Mirafiori confermano la missione nel settore PREMIUM. I modelli non mancheranno ma i volumi produttivi sono la vera sfida da consolidare.

Redazione

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