lineaitaliapiemonte.it | 24 maggio 2021, 22:20

Il lavoro in cima ai pensieri dei piemontesi, il 22% teme di perderlo entro sei mesi

L'opinione dei piemontesi rispetto al rischio di perdere il lavoro e la situazione economica del paese e della propria famiglia rilevato dalla ricerca dell'Ires Piemonte: il lavoro è la preoccupazione maggiore, i lavoratori autonomi mostrano un livello di preoccupazione doppio rispetto ai lavoratori dipendenti. Le maggiori difficoltà economiche delle famiglie piemontesi sono legate alle spese per la casa

Il lavoro in cima ai pensieri dei piemontesi, il 22% teme di perderlo entro sei mesi

La paura di perdere il lavoro.

Il tema del lavoro (difficoltà a trovarlo ma anche timore di perderlo) è in cima ai pensieri dei piemontesi. La perdita di lavoro entro i prossimi 6 mesi è ritenuta probabile dal 22,2% dei piemontesi che hanno risposto al sondaggio, un dato simile al 2020 ma quasi doppio rispetto al 2019. 

Si riscontrano forti differenze tra categorie

-sono un po’ più preoccupate le donne (23,9%) rispetto agli uomini (20,8%), forse a causa della maggiore precarietà di molte occupazioni nei servizi generalmente svolte da donne

-sono più preoccupati coloro che hanno solo la licenza media (27,6%) o il diploma (24,8%) molto meno chi ha laurea (17,2%) o post laurea (11,4%); questo si può mettere in relazione al fatto che le persone meno istruite spesso svolgono mansioni più facilmente sostituibili o lavori precari

-le maggiori differenze si trovano tra le categorie professionali; in particolare i lavoratori autonomi mostrano un livello di preoccupazione doppio (anche oltre il 40%) rispetto ai lavoratori dipendenti; già negli anni precedenti questo fenomeno era visibile ed è da mettere in relazione non solo con la pandemia ma anche con la lunga crisi economica che l'ha preceduta; tuttavia nel 2021 peggiora l’opinione soprattutto per artigiani e imprenditori. Questo dato, purtroppo, è coerente con gli allarmi sociali che ci arrivano in questi giorni. Non stupisce, quindi che anche i cassintegrati mostrino una grave preoccupazione (55,9%). La paura di perdere il lavoro è maggiore nelle provincie di Vercelli, Torino e Alessandria, probabilmente a causa delle difficoltà più strutturali che legate alla pandemia - di alcune filiere quali ad esempio l'automotive o alcune specializzazioni distrettuali, rilevanti per quelle aree. 

La situazione economica del Paese e della propria famiglia.

È stato chiesto agli intervistati di esprimere un giudizio sulla situazione economica in Italia negli ultimi 12 mesi (sostanzialmente il 2020) e nei prossimi 12 mesi (quindi in pratica il 2021, dato che le interviste si sono svolte nel febbraio di quest'anno). 

-I piemontesi hanno espresso una valutazione molto critica sull’ economia italiana nell'anno passato: oltre i 2/3 dei rispondenti stima che il peggioramento sia stato grave; volgendo lo sguardo all'anno in corso le previsioni dei cittadini migliorano: le risposte che prevedono un grave peggioramento si riducono al 19,6% e compare un moderato ottimismo, poiché oltre un quarto (26,8%) prevede che la situazione sarà un po’ migliore. 

-Più stazionaria l’opinione rispetto alla situazione economica della propria famiglia: i dati riferiti ai due anni non si scostano di molto e prevale l'opinione di una stazionarietà; comunque anche in questo caso, rispetto ai prossimi 12 mesi aumenta la speranza di un miglioramento. 

-Le maggiori difficoltà economiche delle famiglie piemontesi sono legate alle spese per la casa (22,4% dei rispondenti), alle spese sanitarie (18,9%) ed alle bollette (17,9%).  



Redazione