I lavoratori chiedono certezze sul prosieguo del progetto Italcomp, finora l’unica soluzione individuata per mettere in sicurezza i 400 addetti torinesi e i 300 della Acc di Belluno. Dopo la battuta d’arresto sul piano arrivata dal Mise negli scorsi giorni, con il presidio permanente i lavoratori vogliono ricordare al Governo che, in mancanza di soluzioni adeguate, dal prossimo 23 luglio saranno tutti licenziati.
Ieri l'assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino aveva definito come incomprensibile il rinvio di una soluzione per i lavoratori al prossimo Dl Sostegni: “Prendo atto della dichiarazione del Ministro Orlando sebbene non riesca a trovare una logica nel rimandare una soluzione al prossimo DL Sostegni per i lavoratori ex Embraco” - ha dichiarato Chiorino a margine delle dichiarazioni del Ministro al Lavoro Andrea Orlando – spiace vedere come quello che si sarebbe potuto concretamente fare oggi, attraverso gli emendamenti presentati la scorsa settimana, sia rimandato a data da destinarsi. Una scelta politica discutibile e per la quale attendo la concretezza dei fatti prima di esprimerne un giudizio. Quello che più mi avvilisce è constatare la gravità dell’atteggiamento di un Ministro della Repubblica, qual’è Andrea Orlando, nel prediligere il dialogo con il suo partito, anziché rispondere ufficialmente ad almeno una delle numerose lettere che, in forza all’istituzione che rappresento, gli sono state inviate e nelle quali si proponevano anche le soluzioni per dare continuità economica alle 400 famiglie piemontesi in attesa degli sviluppi del progetto Italcomp.”
In attesa dell’incontro convocato da Cirio, i lavoratori monteranno delle tende in piazza Castello e nei prossimi giorni valuteranno in quale maniera dare seguito alle loro iniziative di lotta.