lineaitaliapiemonte.it | 16 aprile 2021, 15:17

Appendino: Francia “nazione dell'auto”, e l'Italia? Montaruli: ennesima pantomima

Chiara Appendino scrive a Draghi e Giorgetti, allarmata dal silenzio italico a fronte dalla volontà francese di sviluppare il proprio ruolo di “nazione dell'auto”; la parlamentare torinese Montaruli: “Quella della sindaca è un’azione d’ufficio tardiva che sa di ennesima pantomima”

Appendino: Francia “nazione dell'auto”, e l'Italia? Montaruli: ennesima pantomima

“Cari Draghi e Giorgetti, la Francia ribadisce la volontà di mantenere e sviluppare il proprio ruolo come “nazione dell'auto”. E l'Italia?”. E' un po' questo il messaggio che il sindaco di Torino, Chiara Appendino, ha inviato, tramite lettera, al presidente del Consiglio Mario Draghi e al ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti sulla questione Stellantis. "Torino è il luogo naturale da cui deve ripartire il rilancio della filiera automobilistica italiana", scrive Appendino, per cui chiede di "prevedere l'utilizzo di parte delle risorse del Recovery Plan per permettere alla mia Città di continuare il suo percorso. E' la storia della mia Città che lo chiede". La missiva fa seguito ad una intervista riportata da Le Figaro, in cui il ministro dell'economia francese Le Maire e l'ad di Stellantis, Tavares, hanno ribadito la volontà di mantenere e sviluppare il ruolo della Francia come “nazione dell'auto”, garantendo occupazione e impegnandosi nella ricerca , nello sviluppo e nella produzione dell'auto elettrica. “A tal fine, dice Appendino, hanno indicato diverse strade: la promozione da parte dello Stato dell'uso della mobilità sostenibile ( a cominciare dalla rete nazionale per le ricariche) e la ricerca e la realizzazione di una produzione autonoma di batterie con un polo europeo incentrato sui precedenti accordi tra Francia e Germania, il coinvolgimento di Renault e un'intesa strategica con Total. Per quanto riguarda l'Italia e la città che ho l'onore di rappresentare, per il momento solo silenzio”, conclude il sindaco. Eppure Torino meriterebbe altro, secondo Appendino: “Torino merita di essere tutelata sia dal punto di vista dell'occupazione che dal punto di vista del suo innegabile ruolo di punto di riferimento mondiale del settore dell'auto”. La città in questi anni ha dimostrato la volontà di continuare ad essere protagonista proprio dei temi evidenziati - sottolinea la prima cittadina - Ne sono tangibile testimonianza i progetti nati e sviluppatisi nel territorio negli ultimi anni dal Competence center all'Intelligenza artificiale, dalla Casa delle tecnologie emergenti alla grande attenzione per la mobilità elettrica e per la guida autonoma".

L'appello ha suscitato immediata reazione dell'onorevole Augusta Montaruli di Fratelli d'Italia. Il partito non è un mistero abbia visto fin dall'inizio la fusione Fca-Stellantis come poco vantaggiosa per la prima tanto che in un post su facebook la leader del partito Giorgia Meloni aveva scritto: “I francesi si sono presi pure la Fiat. Non c’è nessuna fusione tra Fca e Peugeot, ma un’acquisizione in piena regola: ora è ufficiale. Nell’indifferenza degli ultimi governi e nel silenzio dei grandi media, continua la sistematica e scientifica svendita del nostro sistema produttivo”. L'on. Montaruli ieri, è tornata sullo stesso concetto rivolgendosi ad Appendino: “«Meglio tardi che mai, ma quella della sindaca è un’azione d’ufficio tardiva, e se i posti di lavoro vanno all’estero Appendino e il M5s ne sono politicamente responsabili», ha scritto su Facebook la parlamentare. «Durante la fusione lei e i suoi Ministri “amici” non hanno mosso un dito per pretendere a favore dell’Italia mentre la Francia chiedeva, il Governo italiano stava zitto, lasciando che tutto avvenisse ai danni di Torino e dell’intera Nazione. Ora si chiedono soldi? Di tutti i soldi promessi e di cui si è vantata non abbiamo visto neppure l’ombra, ora almeno ci faccia la cortesia di risparmiarci un atto d’ufficio che arriva fuori tempo e che sa di ennesima pantomima».

Redazione