Economia allo specchio | 05 aprile 2021, 22:44

Comune di Torino, nel 2021 le multe devono aumentare del 30%. Di Carlo Manacorda*

Nascosta fra le notizie della pandemia, è passata quasi sotto silenzio la richiesta del Comune di Torino ai vigili di aumentare le multe, nel 2021, del 30% rispetto al 2019. Considerati i numerosi compiti attribuiti ai “civich”, i cittadini si aspetterebbero che queste figure fossero più impegnate in attività di prevenzione. Invece la direttiva sull'aumento delle multe pare soprattutto mirata a rimpinguare le esauste casse comunali. Una decisione che andrebbe ripensata

Comune di Torino, nel 2021 le multe devono aumentare del 30%. Di Carlo Manacorda*

Il diktat è chiarissimo. Le casse del Comune sono (perennemente) vuote. L’attuale Governo cittadino ha ereditato dai predecessori ― dalla spesa facile ― un debito gigantesco (circa 3 miliardi ancora da pagare). E, allora, dove pescare qualche soldino in più per andare avanti? La Giunta comunale non ha dubbi: anche facendo più multe. Per l’imperversare delle informazioni sulla pandemia, la notizia ha avuto poca eco. Eppure la questione interessa da più punti di vista. Merita, quindi, qualche commento.

Il primo punto di vista è quello di coloro che devono appioppare le multe: gli Agenti della Polizia Municipale, i Vigili. Non è la prima volta che la Giunta li carica di questo compito. Già nel novembre 2019, l’Amministrazione aveva chiesto ai Vigili di aumentare le multe, nel 2020, del 10% rispetto al 2019. Loro protestarono: “Non siamo gabellieri. Siamo contro l’obiettivo di aumentare del 10% i verbali delle multe. Un buon agente non si misura dal numero di verbali che redige”. Per questa protesta, il Comandante della Polizia Municipale si dimise (dimissioni poi ritirate). L’Amministrazione, evidentemente, si scorda della protesta. Nel marzo 2021, ci riprova. Questa volta la richiesta è più pesante. Nel 2021, i Vigili devono aumentare le multe del 30% rispetto al 2019 (non rispetto al 2020 essendo calate le multe a causa del lockdown per Covid)). I Vigili sono nuovamente in subbuglio. Ripetono le medesime rimostranze della volta scorsa. Ritengono che il Comune dovrebbe considerare diversamente il loro ruolo.

C’è poi il punto di vista dei cittadini. Costretti a continue gimkane per soste di automobili in doppia, talora tripla, fila; a scendere dai marciapiedi (sempre più alti) poiché le strisce pedonali sono, perennemente, occupate da automezzi in sosta; a subire una circolazione stradale del “fai da te”; a cercare di non calpestare le onnipresenti deiezioni di cani e via cantando, plaudono alla decisione del Comune: finalmente ci saranno i Vigili a far cessare queste indecenze!

Poi però si ricredono. Pensano anche alle situazioni di disabilità, pesantemente penalizzate da questi fatti. Della direttiva del Comune vogliono sapere di più. Trovano che gli obiettivi di tutto il personale del Comune sono esposti in un documento definito: Piano Esecutivo di Gestione (PEG). Ci sono anche quelli della Polizia Municipale per il 2021. È vero che lì si parla di un aumento delle multe per il rispetto delle norme del Codice della Strada del 30%, per soste vietate del 20%, ma è anche scritto che le sanzioni dovranno aumentare del 30% a seguito dei controlli per il rispetto delle norme sulla qualità urbana, gestione rifiuti, ecc. E allora il cittadino pensa alle deiezioni dei cani, scarsamente sanzionate. Ma anche allo sconcio delle montagne di rifiuti lasciati in strada da chi dovrebbe provvedere alla raccolta, tra l’altro profumatamente pagata dai cittadini con l’apposita tassa: la TARI. Ci saranno multe anche per l’azienda municipale inadempiente?

Un punto d’incontro tra le considerazioni degli Agenti della Polizia Municipale e le ultime dei cittadini lo si può trovare nel sito web del Comune dedicato alla stessa Polizia. In materia di sicurezza stradale, vi si legge che gli Agenti “svolgono attività volte a presidiare la circolazione stradale e che pertanto favoriscono la mobilità urbana, disciplinano la circolazione in occasione di manifestazioni; effettuano campagne mirate di sicurezza stradale (velocità, semafori, sorpasso, ecc.) attraverso attività preventive di informazione, di controllo e sanzione; effettuano controlli di polizia stradale sui comportamenti più pericolosi per la sicurezza e per la mobilità o che creano maggiori disagi (soste in doppia fila, passi carrai, posti invalidi, ecc.); rilevano i sinistri stradali; effettuano rimozioni di veicoli e carcasse”.

In ogni caso, il miglior compendio di questi compiti lo si trova nella Polizia di Prossimità, presente presso il Comune di Torino fin dal 2003 con un apposito Reparto che fa sempre parte della Polizia Municipale. La Polizia di Prossimità (che esiste, in varie forme, in molti Paesi), deve “garantire un servizio continuo per il presidio del disordine urbano e per una risposta ai bisogni dell’area della qualità e della convivenza civile”. Se i compiti degli Agenti della Polizia Municipale sono tutti questi, perché non impegnarli soprattutto negli aspetti di prevenzione e di educazione, minimizzando il pur necessario aspetto sanzionatorio? Gli Agenti vedrebbero il loro ruolo valorizzato e i cittadini non li concepirebbero solo in veste di aguzzini.

Siamo partiti dicendo che la direttiva sull’aumento delle multe puzza più della volontà di aumentare le entrate del Comune che non di mirare a scopi educativi. Raccogliamo qualche dato in merito. Il 25 gennaio 2021, il Consiglio Comunale si riunisce per approvare il Bilancio 2021-2023. Risulta che il più importante documento annuale del Comune, dal quale dipendono moltissimi fatti che interessano i cittadini: tasse, manutenzioni della Città, funzionamento dei servizi pubblici, ecc. e, quindi, anche le entrate per le multe, non abbia interessato più di tanto i Consiglieri. Presenti in 41 all’inizio della seduta, sono rimasti in 22 al momento della votazione (per notizia, il Bilancio è approvato con 21 voti favorevoli e 1 voto contrario). Se poco interessa tutto il resto, men che meno interessano le multe. E, infatti, i documenti comunali non contengono alcuna motivazione in merito al loro aumento (che, salvo smentita, resta dunque solo quella economica).

Per il 2021, si prevedono entrate a questo titolo per circa 83 milioni. Guardando agli anni precedenti, vediamo che il Comune fa tante multe, ma poi riesce ad incassarne meno del 50%. Considerando il subbuglio creato già due volte e il modesto introito economico, forse la decisione di dare ai Vigili obiettivi di aumentare le multe potrebbe essere ripensata.

I cittadini di Torino sarebbero lieti che gli Agenti di Polizia Municipale, i Vigili tornassero ad essere i “Civich” di buona memoria, ai quali a Natale o per la Befana si portavano omaggi in segno di riconoscenza. L’Amministrazione comunale ci metta del suo affinché questo possa riaccadere (ovviamente, sempre nei limiti previsti dal Codice etico dei dipendenti pubblici).

*Carlo Manacorda, economista ed esperto di bilanci pubblici

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