lineaitaliapiemonte.it - 24 dicembre 2025, 12:57

Torino sempre più meta turistica, crescono gli stranieri e occupazione al 70%

Federalberghi: «Occorre investire e sbloccare quegli interventi che possono offrire nuovo impulso al settore turistico-ricettivo e fare di Torino una città in grado di accogliere i diversi tipi di turismo»

Torino sempre più meta turistica, crescono gli stranieri e occupazione al 70%

Sempre più turisti stranieri scelgono Torino abbinando una visita alla città alla scoperta delle altre eccellenze turistiche piemontesi

TORINO - Nel 2025 l’occupazione media delle camere si è attestata al 70%, consolidando così i risultati degli ultimi due anni. In leggera crescita il numero dei turisti stranieri che anche quando scelgono di visitare altre eccellenze del territorio piemontese – Langhe, Monferrato, laghi – abbinano sempre più spesso un soggiorno nel capoluogo.

I mesi che hanno fatto registrare un miglioramento rispetto al 2024 sono stati gennaio (quasi al 60% di occupazione), luglio (più del 65%) e agosto (oltre il 55%). Questi dati certificano il successo della destagionalizzazione, premiando la scelta di calendarizzare grandi eventi anche nei mesi che venivano visti come “bassa stagione”. Agosto, in particolare, ha fatto segnare numeri più alti del solito grazie al susseguirsi di grandi eventi internazionali (Mondiali di Twirling e Vuelta in particolare). Maggio e ottobre hanno fatto registrare una percentuale vicina all’80% mentre novembre si conferma uno dei mesi clou per la destinazione, con un’occupazione compresa tra l’80 e l’85%.

Torino turismo a 360°

Torino si conferma destinazione sempre più apprezzata e aperta a tutte le tipologie di turismo (leisure, business, sportivo, congressuale/fieristico…) e in particolare ha potuto beneficiare, nel 2024, di una crescita del 12,83% degli eventi MICE rispetto all’anno precedente (fonte: Turismo Torino).

Federalberghi Torino sottolinea come questi numeri siano ormai attrattivi per nuovi investimenti. Per fare in modo che il posizionamento della destinazione si consolidi sempre più, innescando così un proficuo circuito virtuoso anche dal punto di vista occupazionale e sociale, l’Associazione auspica un ulteriore potenziamento nel comparto MICE (Meeting/Congressi/Eventi) sbloccando progetti che si trascinano ormai da troppi anni. In quest’ottica certamente si apprezza l’apertura di SET _ Scalo Eventi Torino struttura polivalente in grado di ospitare eventi di diversa natura. Occorre quindi dare vita a una cabina di regia, inclusiva e rappresentativa ma anche snella, che possa promo-commercializzare la destinazione, guidata da professionisti esperti e del settore. Tutto ciò al fine di portare valore e utili riscontri, ad esempio, operando in anticipo rispetto alle candidature per i grandi eventi internazionali e offrendo servizi dedicati agli organizzatori e ai visitatori migliorando la generale attrattività del territorio, non soltanto a fini turistici.

Eventi di caratura internazionale e turismo straniero esigono servizi moderni ed in linea con il mercato. È il caso, quindi, di risolvere l’impasse relativo all’apertura dei servizi interni agli hotel (bar, ristoranti in testa) alla clientela non alloggiata.

Quanto alla tassa di soggiorno, Federalberghi Torino, ribadisce la propria contrarietà poiché fortemente iniqua chiedendo tuttavia al Comune di utilizzare i fondi per migliorare il posizionamento competitivo e duraturo della destinazione sul mercato turistico e riflettendo con attenzione sulla promozione della Città, sui canali di diffusione e sulla qualità delle campagne di comunicazione, sul tipo di messaggio, sui mercati e sui target.

L'analisi del presidente Borio

«Torino consolida il dato ottenuto negli ultimi anni rafforzando ulteriormente il proprio posizionamento nel mercato turistico, confermandosi come una delle principali destinazioni per gli eventi nazionali e internazionali» ha detto Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino. «Il turismo si rivela asset strategico per il tessuto economico-sociale del territorio, nonostante qualcuno non perda occasione per giocare sull’inutile contrapposizione con altri importantissimi comparti produttivi».

«Abbiamo sempre ribadito il nostro apprezzamento per gli sforzi portati avanti da Regione, Comune e Camera di commercio ma ora è giunto il momento di osare. Chiediamo soprattutto di massimizzare l’attenzione generata dai Grandi Eventi predisponendo anche offerte strutturali di natura diversa che solo il fieristico-congressuale può generare a più lungo termine»

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