TORINO - Il GOIA FENAPI – Gruppo Organizzato Indipendente Autonomi che rappresenta ambulanti e commercio fisso dichiara lo stato di agitazione. L'accusa all'amministrazione comunale è di immobilismo e sordità totale di fronte alla crisi che strangola entrambi i settori.
«Ambulanti non ascoltati e negozi strozzati da tributi onerosi e insicurezza crescente. Il Comune ignora questa duplice emergenza» dichiara il presidente Giancarlo Nardozzi.
Tra le criticità denunciate dal sindacato la gestione caotica dei mercati, l'illegalità e l'abusivismo, senza dimenticare - dicono - i troppi progetti di riqualificazione abbandonati.
Problemi anche per i negozi
Negli ultimi anni la situazione dei negozi torinesi è progressivamente peggiorata: aumento dei costi fissi, calo del traffico commerciale, problemi legati alla sicurezza urbana, politiche poco chiare su mobilità e parcheggi, burocrazia sempre più complessa. A tutto ciò si aggiunge una sensazione diffusa e crescente: la perdita di fiducia nella politica cittadina, percepita come distante, poco presente e incapace di dare risposte concrete.
Di fronte a questa inerzia, ambulanti e negozianti scendono in strada. «Abbiamo fatto più volte un passo indietro per conservare un dialogo, ma stavolta non faremo più retromarcia».
Il corteo è annunciato per lunedì 25 novembre. Il ritrovo è fissato alle 15:30 in piazza Palazzo di Città, da dove partirà la manifestazione che si dirigerà fino agli uffici dell’assessorato al Commercio. «Chiediamo l'immediato ascolto, Il tempo è scaduto» conclude Nardozzi.



