lineaitaliapiemonte.it - 17 novembre 2025, 10:15

La casa del cibo contadino ha un indirizzo: corso Vittorio Emanuele numero 50

È il "mercato del corso" di Coldiretti. Il presidente Ettore Prandini: «La vendita diretta nei mercati contadini è una leva per responsabilizzare l’intera filiera, promuovendo trasparenza, origine e lotta agli sprechi»

La casa del cibo contadino ha un indirizzo: corso Vittorio Emanuele numero 50

TORINO - Inaugurato il Mercato del Corso in corso Vittorio Emanuele II 50, il primo mercato contadino coperto di Campagna Amica a Torino.

Una vera e propria “casa del cibo contadino” dove, oltre allo spazio riservato ai 30 banchi del mercato, sono presenti l’enoteca Divinorum con oltre 400 etichette di vini del Piemonte e della Valle d’Aosta, un ristorante, di prossima apertura, che cucinerà piatti con i prodotti provenienti dalle aziende agricole in vendita diretta sposando la filosofia circolare, una scuola di cucina-showcooking, gli spazi didattici ed espositivi ed una sala convegni.

Il Mercato del Corso di Campagna Amica Torino sorge nei locali dell’ex Cinema del Corso, raffinato gioiello liberty, che è stato il più grande cinema d’Italia negli anni ‘20 e che fu poi colpito da un incendio nel 1980 e che oggi rinasce come luogo di cultura alimentare.

Qui l’arte e la memoria del passato si intrecciano con i suoni, i profumi e i sapori del presente contadino, creando un legame naturale tra la cultura delle arti e quella del cibo: due espressioni del genio e del lavoro umano che trovano nella terra la loro voce più autentica.

«Grazie al sistema Campagna Amica, ai nostri mercati contadini e all’obbligo di indicare l’origine in etichetta, abbiamo ridato dignità a migliaia di produttori stringendo al contempo un’alleanza forte con i cittadini consumatori sui temi della sana alimentazione, della sostenibilità, della Dieta Mediterranea» ha spiegato il segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo.

«La vendita diretta nei mercati contadini rappresenta molto più che una semplice innovazione agricola: è una leva per responsabilizzare l’intera filiera, promuovendo la trasparenza, l’origine territoriale, il prodotto locale, la consapevolezza nel consumo e la lotta agli sprechi» ha dichiarato il presidente di Coldiretti Ettore Prandini.

«E’ il simbolo di un progetto che punta sui mercati contadini per rivitalizzare il tessuto urbano come veri e propri poli culturali del cibo naturale che vanno al di là della sola vendita di prodotti – spiegano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. Aver restituito alla città di Torino un luogo iconico del suo passato, chiuso da anni, significa ridare linfa ad un territorio in cui l’agricoltura oggi rappresenta una traiettoria di futuro per diverse imprese e molti giovani. E’ uno spazio di vendita diretta dove produttori e consumatori si incontrano e costruiscono fiducia, un vero e proprio presidio culturale e sociale. Un luogo in cui si trasmettono saperi, si raccontano territori e si promuove un modello di città sostenibile, dove il cibo diventa linguaggio universale di educazione, comunità e bellezza. Un cibo che parlerà a tutti, anche ai consumatori di domani, per promuovere un’alimentazione sana, stagionale, garantita e di qualità».

Il mercato è aperto tutti i venerdì e i sabati dalle 10 alle 19, la casa del vino, invece, dal martedì al sabato dalle 10 alle 19. 

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