lineaitaliapiemonte.it | 10 novembre 2025, 11:53

Piemove, superata quota trentamila adesoni tra tra gli studenti di Torino e provincia

Sono 23.485 gli studenti dell’Università di Torino, 6.663 dal Politecnico e 417 dall’Università del Piemonte Orientale

Piemove, superata quota trentamila adesoni tra tra gli studenti di Torino e provincia

TORINO - A Torino e provincia sono 30.565 le adesioni registrate da 23.485 studenti dell’Università di Torino, 6.663 dal Politecnico e 417 dall’Università del Piemonte Orientale, a conferma di una partecipazione alta del mondo accademico torinese a Piemove, l’iniziativa finanziata dalla Regione Piemonte con oltre 37 milioni di euro tra risorse proprie e del Ministero dell’Ambiente, con il contributo di Politecnico di Torino, Università di Torino, Università del Piemonte Orientale, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT.

I numeri si inseriscono in quelli complessivi della misura «Piemove: Piemonte, viaggia, studia» che consente agli studenti universitari under 26 di effettuare gratuitamente viaggi illimitati su tutta la rete urbana di Torino, Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Vercelli e, nelle ultime settimane, anche di Verbania, che ha superato le 60.000 adesioni (60503), all’interno delle quali continuano a crescere quelle degli studenti internazionali che non posseggono carta d’identità elettronica o Spid, a cui è dedicato un percorso specifico sulla piattaforma https://bip.piemonte.itAd oggi sono 3.700.

«Questi numeri in continuo aumento confermano che Piemove funziona e che abbiamo compiuto un’operazione innovativa, la prima di questo tipo in Italia, davvero capace di saldare insieme diritto allo studio, politiche giovanili e tutela dell’ambiente - evidenzia il presidente della Regione Alberto Cirio con il vicepresidente con delega al Diritto allo studio universitario Elena Chiorino e gli assessori ai Trasporti Marco Gabusi e all’Ambiente Matteo Marnati - Con Piemove il Piemonte e i suoi atenei diventano sempre di più attrattivi e accoglienti per chi li sceglie per il proprio percorso accademico e formativo. Unendo mobilità sostenibile, diritto allo studio e tutela ambientale la misura guarda al futuro, perché spinge i più giovani a scegliere il trasporto pubblico per i propri spostamenti in città».

«Torino è il cuore di Piemove, perché qui si concentrano gli atenei e la gran parte degli studenti che hanno aderito alla misura – dichiarano gli assessori del territorio Maurizio MarroneGian Luca VignaleAndrea Tronzano e la sottosegretaria Claudia Porchietto. I dati su UniTo e Politecnico confermano quanto la nostra città sia un polo di attrazione per i giovani e quanto la mobilità gratuita possa incidere sulla loro vita quotidiana. Piemove è un servizio di trasporto e anche un segnale di fiducia nelle nuove generazioni e nella capacità del Piemonte di innovare e rendere la formazione universitaria più competitiva».

La Rettrice dell’Università di Torino, Cristina Prandi, quello del Politecnico Stefano Corgnati e il rettore dell’Università del Piemonte Orientale Menico Rizzi ribadiscono che Piemove è «uno strumento concreto per agevolare gli spostamenti e ridurre l’impatto ambientale, unendo università, istituzioni e studenti in un progetto comune che oggi conferma un indice di gradimento molto alto da parte degli studenti».

A questi obiettivi contribuisce in modo determinante anche il sostegno delle Fondazioni bancarie. Il Presidente della Compagnia di San Paolo, Marco Gilli, sottolinea come «Piemove rappresenti un esempio virtuoso di cooperazione tra istituzioni, università e sistema filantropico riuscito a fare breccia nei ragazzi, che hanno risposto positivamente cogliendo un’opportunità importante che mette insieme il diritto ad una mobilità sostenibile dal punto di vista economico e ambientale e il diritto a studiare negli atenei piemontesi». 

La Presidente della Fondazione CRT, Anna Maria Poggi, sottolinea che «Piemove rappresenta un segno tangibile di attenzione verso la sostenibilità, la coesione e la responsabilità condivisa e la crescita costante delle adesioni conferma la forza di questa visione comune tra Regione, Atenei e popolazione studentesca: costruire insieme un territorio più accessibile, più equo e più aperto al mondo».

Intanto la Regione sta proseguendo i colloqui con Conservatori, Accademie e altre realtà accademiche dei Comuni capoluogo, che hanno manifestato la volontà di aderire a Piemove: i relativi protocolli saranno firmati entro fine anno, così che gli studenti possano usufruire della misura da gennaio 2026.