TORINO - «Il disegno di Legge di bilancio 2026 appena presentato va sicuramente salutato con favore per il “Pacchetto di misure” volte a consolidare le agevolazioni per le imprese, come la reintroduzione del super e dell’iper-ammortamento». A dirlo Fabrizio Cellino, presidente di API Torino.
Cellino aggiunge: «D’altro canto, in questo momento servono regole chiare, che non possono essere modificate in peius a ogni piè sospinto senza alcuna spiegazione, se non quella del gettito. Mi riferisco alle nuove norme in materia di tassazione di dividendi (per le società residenti nel nostro Paese) e per la cosiddetta ‘super Irap’, che non colpirebbe solo le banche e gli altri intermediari finanziari, ma anche le cosiddette ‘holding’ a capo di numerosi gruppi industriali (pure medio e piccoli) nel nostro Paese».
Il presidente di API Torino sottolinea: «Per queste ultime andrebbe prevista una esclusione della maggiorazione Irap del 2%, se è vero, come ha dichiaro la Presidente del Consiglio, che il ‘principio guida’ della Manovra sarebbe quello di proteggere le imprese e chiedere un (piccolo) contributo alle banche per la crescita del nostro Pase. Crescita del nostro Paese che passa necessariamente dalle imprese e da ‘regole chiare’ che devono accompagnare una ripresa oramai improcrastinabile».



