lineaitaliapiemonte.it - 21 ottobre 2025, 16:15

Salute mentale, più di un giovane torinese su tre convive con l’ansia

Il 35% dei torinesi tra i 18 e i 40 anni indica l’ansia come lo stato d’animo che ha provato più spesso negli ultimi dodici mesi. Incertezza economica e lavorativa sono le principali preoccupazioni per il futuro

Salute mentale, più di un giovane torinese su tre convive con l’ansia

BOLOGNA - Ansia, preoccupazione, stress: sempre più giovani torinesi sperimentano quotidianamente emozioni negative, legate anche a una forte incertezza sul futuro.

Un’epidemia silenziosa che trova conferma nell’ultima indagine dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, che ha interrogato un campione di cittadini e cittadine torinesi under 40.

Alla domanda su quali sono i tre stati d’animo che hanno provato maggiormente negli ultimi 12 mesi, la risposta più comune – condivisa da un oltre un giovane su tre (35%) – è l’ansia, a pari merito con la felicità. Tra le sensazioni più diffuse risultano anche incertezza (26%) e preoccupazione (26%). Il 38%, inoltre, dichiara di avere uno stile di vita stressante.

Gli effetti di queste emozioni negative si fanno sentire: secondo il 77% degli intervistati ansie e preoccupazioni incidono negativamente sulla loro salute, più di ogni altro fattore. E appena la metà (47%) valuta come “buono” o “ottimo” il proprio stato di salute psicologica, con quasi uno su cinque (18%) che lo definisce “scarso” o addirittura “pessimo”.

Per provare a stare meglio, nell’ultimo anno un intervistato su tre (33%) si è rivolto almeno una volta al mese a uno psicologo.

In molti vorrebbero arrivare ad avere uno stile di vita più salutare (61%), equilibrato (44%) e anche attento all’ambiente (41%), e pensano che in futuro dedicheranno più tempo a se stessi (59%), ma anche alle relazioni e alla vita sociale (49%).

Il futuro preoccupa

Ma proprio il futuro sembra destare le maggiori preoccupazioni negli under 40 torinesi: il 52% ci pensa quasi tutti i giorni, e guardando ai prossimi 5 anni i timori maggiori riguardano soprattutto il costo della vita (59%), il mercato del lavoro (42%) e la stabilità economica del Paese (37%). Uno su quattro (24%) è preoccupato anche dallo stato della sanità pubblica. Spostando l’orizzonte a 20 anni, salgono di importanza conflitti e tensioni globali (40%) e il cambiamento climatico (38%), anche se il caro vita (45%) resta in testa.

I timori su spese quotidiane e lavoro fanno sì che raggiungere la stabilità economica sia l’obiettivo più ambito dai giovani torinesi (69%), con il benessere psicologico e fisico citati al secondo e terzo posto, rispettivamente al 58% e 55%. Solo il 43% si pone come traguardo il successo nella carriera lavorativa, e appena il 39% del campione dichiara di star puntando anche a formare una famiglia e avere figli

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