Editoriali - 16 ottobre 2025, 23:03

Siamo tutte cortigiane

“Meloni cortigiana di Trump”. Che si tratti dell'ultima delle bettole o di uno studio televisivo in prima serata, se il tuo avversario è una donna l'epiteto è sempre quello, nelle sue varie sfumature lessicali. Voce dal sen fuggita? Non è un'attenuante bensì un aggravante:quando mai un Presidente del Consiglio maschio è stato definito o contestato con argomenti simili? Mai. Perchè, evidentemente, fai manifestazioni, insegui il politically correct, sei woke, condanni il patriarcato e poi finisce sempre in ...

Siamo tutte cortigiane

Diciamo la verità, nel mondo politico se ne sente di ogni per cui certo non è un insulto in più a turbare i miei sonni di di giornalista che da anni quel mondo, più o meno solertemente, lo segue.

Ma sentire affibbiare alla Presidente del Consiglio un sinonimo, seppur colto, di mignotta, confesso, mi ha proprio infastidito. E non tanto per l'epiteto e neppure perchè è stato indirizzato a una delle maggiori cariche istituzionali nei confronti delle quali dovrebbe comunque costumarsi avere un minimo di rispetto.

Mi riferisco all'intervento del segretario della Cgil Maurizio Landini nel corso dell'ultima puntata de Di Martedì, in onda su La 7, che, commentando l'intervento in cui la Meloni, a proposito di Gaza e delle manifestazioni in Palestina, affermava che “non cambia niente e in compenso in Italia gli italiani hanno un sacco di problemi e particolarmente ce l'hanno i lavoratori che il sindacato dovrebbe difendere”, ha ribattuto dicendo che “i lavoratori in Italia sono scesi in piazza per difendere l'onore dell'Italia in nome della fratellanza, della democrazia, cosa che non ha fatto la Meloni che si è limitata a fare la cortigiana di Trump e non ha mosso un dito”.

Fare la cortigiana di Trump.

Ora, non si intende entrare nel merito dell'intervento, usciamo un attimo dalle dinamiche pro o contro Hamas, pro o contro Israele, giacchè qui si vola molto più basso. Limitiamoci alla forma con cui tale intervento è stato espresso.

Ci sono almeno due aspetti che infastidiscono, stando che il termine “infastidire” è usato solo per decenza.

Il primo, il più mastodontico, è evidente: quando mai un presidente del consiglio maschio è stato definito o contestato con argomenti sessisti? Voglio dire: ma è possibile che se sei donna e se ti insultano, si va sempre a finire lì? Che si trattai dell'ultima delle bettole o di uno studio televisivo in prima serata, se il tuo avversario è una donna l'epiteto è sempre quello, nelle sue varie sfumature lessicali.

Secondo: vogliamo dire qualcosa sul pulpito da cui proviene la frase? Stiamo parlando del sindacalista, a capo di una delle maggiori sigle sindacati italiane, che spesso fa dimenticare il suo ruolo preso com'è ad occuparsi di diritti delle minoranze, ambiente, Gaza, femminicidi e patriarcato. Ci sarebbe il problema della industrializzazione, Stellantis, lavori poveri ma transeat, quelle, evidentemente, non sono priorità.

Dunque, dicevamo, proprio colui che tanto è attento ai diritti e alle donne scivola come l'ultimo dei nostalgici degli anni 80.

Ma non finisce qui.

Infatti, quando Landini pronuncia la frase “la Meloni si è limitata a fare la cortigiana di Trump”, basta guardare il video per rendersene conto, con tutta probabilità non intendeva insultare, tant'è che quando il conduttore de La 7 Floris accorre in suo aiuto, dicendo “Cortigiana verrà ripreso perché è un termine in qualche modo sessista.  Intende: stare sulla scia di Trump senza incidere?”, lui cade dalle nuvole e si affretta a sottolineare che effettivamente intendeva dire “stare alla corte di Trump, essere il portaborse di Trump”.

Ora, visto che Landini non è una persona ignorante, certo non ignora il significato del termine che, come ha chiarito la stessa Meloni successivamente su X, significa “Donna dai facili costumi, etera; eufem. Prostituta”.

E allora vuole dire che se non voleva dare della prostituta alla Presidente del Consiglio, e purtuttavia ha usato quel termine, si è trattato di voce dal sen fuggita, il chè non costituisce un'attenuante bensì un aggravante.

A questo punto mi aspetto vengano tempestivamente indette mobilitazioni di piazza perchè se non ora, quando?

Diversamente significa che fai manifestazioni, insegui il politically correct, sei woke, condanni il patriarcato ma poi come finisce? In vacca.

Patrizia Corgnati

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