lineaitaliapiemonte.it - 15 ottobre 2025, 08:45

Sanità piemontese in affanno, per il PD Agenas e Gimbe certificano la rinuncia alle cure da parte dei cittadini

Il PD lancia la due giorni "La salute è un diritto", conferenza regionale per fare il punto sullo stato dell'arte della sanità in regione. Gianna Pentenero: «inaccettabile che nel 2024 la Regione abbia speso oltre 115 milioni di euro per medici e infermieri a gettone»

Sanità piemontese in affanno, per il PD Agenas e Gimbe certificano la rinuncia alle cure da parte dei cittadini

TORINO - Liste d’attesa infinite, riduzione del personale medico e degli infermieri, condizioni di lavoro sempre più difficili per gli operatori, ritardi nella rivoluzione digitale, programmazione assente. È questo l'elenco stilato dal Partito Democratico, tornato a denunciare la situazione critica della sanità piemontese.

«Il presidente Cirio, la giunta e la maggioranza devono prendere atto che le sottolineature non arrivano solo dai banchi dell’opposizione. Anche il nuovo Rapporto GIMBE conferma le gravi criticità del sistema sanitario piemontese» ha detto Gianna Pentenero, Presidente del Gruppo PD in Consiglio Regionale del Piemonte. «È inaccettabile che nel 2024 la Regione abbia speso oltre 115 milioni di euro per medici e infermieri a gettone, il valore più alto d’Italia, segno di una programmazione fallimentare mentre mancano inoltre oltre 100 pediatri di libera scelta».

«Nonostante un finanziamento superiore di 159 milioni rispetto alla media nazionale - rilancia la capogruppo Dem - i cittadini non vedono miglioramenti nei servizi: le risorse ci sono, ma vengono gestite male. Nel nuovo piano socio-sanitario solo il nostro intervento ha imposto un vero monitoraggio sui territori. È chiaro che questa giunta non ha una visione per rispondere al primo bisogno dei piemontesi: la tutela della salute».

Agenas e Fondazione Gimbe - spiegano dal PD -  confermano che il sistema sanitario nazionale è sotto finanziato dal governo Meloni e in Piemonte, da quando governa Cirio, medici e infermieri sono diminuiti, senza contare che dal 2019 al 2023 il Piemonte ha perso 220 medici di medicina generale risultando la peggiore realtà d’Italia. «L’esito di tutto questo è sotto gli occhi di tutti: esodo di medici e infermieri, liste d’attesa infinite e rinuncia alle cure da parte di quasi 400.000 piemontesi» aggiunge il consigliere regionale e segretario del Partito Democratico del Piemonte, Domenico Rossi.

Una conferenza regionale sulla sanità

Si chiamerà "La salute è un diritto" e sarà una due giorni, con il coinvolgimento di Università, Ordini professionali, Sindacati e operatori del settore, che si terrà venerdì 18 e sabato 19 ottobre a Torino, nella presso la sede di Engim Artigianelli a cui parteciperanno anche Marina Sereni, referente nazionale PD per la sanità, Roberto Speranza, già Ministro della salute, e Francesco Profumo, già ministro dell’Istruzione dell’Università e della ricerca.

«Di fronte a tutto questo - spiega il segretario - non solo non restiamo indifferenti, ma continuiamo a batterci per un’alternativa. Lo faremo ancora di più in questi mesi, durante i quali siamo chiamati a discutere del nuovo piano socio-sanitario. Lo faremo mettendoci in ascolto di professionisti e operatori del settore anche venerdì e sabato durante la Conferenza Regionale sul diritto alla salute. Saranno due giornate di confronto con rappresentanti istituzionali, esperti, operatori e cittadini, per fare il punto sulle criticità del sistema sanitario piemontese e nazionale, rilanciare impegno e proposte per il futuro della sanità pubblica, discutere insieme del nuovo piano socio-sanitario regionale».

Interviene anche il vicepresidente Commissione sanità, Daniele Valle: «n questi anni come gruppo del PD abbiamo fatto da cassa di risonanza ai problemi che la giunta Cirio ha negato e nascosto, accompagnando la denuncia e la critica puntuale a un lavoro di analisi e di proposta. Il momento del 17 e 18 ottobre è un tassello del dialogo continuo con gli operatori e gli utenti del SSN fondamentale per una opposizione di merito e una proposta alternativa di governo credibile».

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