Video - 14 ottobre 2025, 22:10

Stop ai social baby sitter, da Torino la èprima class action contro Meta e TikTok [video]

“Quale mamma sente bussare alla porta, va ad aprire, c'è l'uomo nero e gli affida il proprio figlio?”. E' la metafora che usa l'avvocato Stefano Commodo per raccontare i rischi a cui i sono sottoposti i più giovani a causa dei social. Parte infatti da Torino, con l'assistenza legale dello studio legale Ambrosio & Commodo, la prima class action contro i colossi del web, Meta (Facebook e Instagram) e TikTok per proteggere i minori. Un gruppo di genitori italiani insieme al Moige, Movimento Italiano Genitori, ritenendo che tali social siano dannosi per la salute dei loro figli, intende dimostrare con l’assistenza di esperti a vario titolo tra cui psichiatri e consulenti informatici, che l’utilizzo di questi social possa essere dannoso per la salute dei più giovani e chiede il divieto d’accesso ai social per i minori di 14 anni, l’intervento delle piattaforme sui sistemi che creano dipendenza e l’inserimento di informazioni chiare sui rischi che implica che l’uso per i minorenni. PODCAST A DOMICILIO è con l’avvocato Stefano Commodo, senior partner dello studio Ambrosio & Commodo, che segue numerose famiglie e genitori che si ritengono danneggiati: “Inizia un’azione legale ma è anche una battaglia civile” L’azione inibitoria rappresenta solo il primo passo di un percorso più ampio che si articolerà in una successiva azione risarcitoria aperta a genitori cui i figli hanno subito danni dalla frequentazione dei social. Allo scopo per raccogliere segnalazioni e testimonianze è stato attivato il portale www.classactionsocial.it

Stop ai social baby sitter, da Torino la èprima class action contro Meta e TikTok [video]

Patrizia Corgnati

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