lineaitaliapiemonte.it - 02 settembre 2025, 17:37

Anche dal Piemonte gli iraniani a Bruxelles per la libertà e la democrazia

Iran: “The time is now”. E' lo slogan scelto dalla Resistenza iraniana per la manifestazione che si svolgerà il 6 settembre a Bruxelles per sensibilizzare l'Occidente nei confronti di una popolazione che mira alla libertà e alla democrazia. Dichiarazioni di adesione sono state espresse da parte di numerosi sindaci della provincia di Cuneo. Sarà presente il medico Khosro Nikzat, presidente dell’Associazione Medici e Farmacisti Iraniani in Italia: "L'Occidente non può voltarsi da un'altra parte"

Anche dal Piemonte gli iraniani a Bruxelles per la libertà e la democrazia

Sono previsti in migliaia gli iraniani che venerdì 6 settembre si raduneranno a Bruxelles, in piazza Atomium, per partecipare alla manifestazione organizzata dalla resistenza iraniana che lotta per un Iran repubblicano, libero, democratico e laico.

I manifestanti chiederanno all’Occidente di condannare fermamente le esecuzioni dei prigionieri politici, gli arresti arbitrari dei sostenitori del MEK (Mujahedein del popolo iraniano ) e la costruzione delle armi atomiche.

Adesione di sindaci del cuneese

All’appello di sostegno alla manifestazione hanno aderito anche molti sindaci della provincia di Cuneo che, oltre all’invito alla cittadinanza a partecipare, condividono i 10 punti programmatici che la presidente del Comitato per la Resistenza, Maryam Rajavi, pone come fondamentali per il futuro dell’Iran.

Il sindaco di FariglianoIvano Airaldi, il vicesindaco di MargaritaDario Lingua, il sindaco di ValdieriGuido Giordana, il sindaco di BovesMatteo Ravera, il sindaco di TrinitàErnesta Zucco, il sindaco di CervascaEnzo Garnerone, il sindaco di Castelletto SturaAlessandro Dacomo, il sindaco di PianfeiMarco Turco e il sindaco di BeinetteLorenzo Busciglio hanno diffuso dei videomessaggi a sostegno dell'iniziativa sottolineando il significato della giornata del 6 settembre.

The time is now

“The time is now” è lo slogan scelto dalla Resistenza iraniana per la manifestazione. Ed è ora il tempo di avviare un percorso per un Iran laico e democratico in cui venga abolita la pena di morte, sia vigente la separazione fra religione e Stato e siano rispettate le libertà civili e individuali oltre all’indizione di libere elezioni.

L'Occidente non può voltarsi da un'altra parte

La necessità di una presa di coscienza da parte dell’Occidente perchè provveda a condannare l’arbitrio e la mancanza di libertà imposta dall’attuale regime iraniano è sostenuta con particolare convinzione da Khosro Nikzat, presidente dell’Associazione medici e farmacisti iraniani in Italia e medico presso l’ospedale di Cuneo: “Questo regime è rimasto al potere con la repressione e con la politica della condiscendenza dell’Occidente nei suoi confronti anche se c’è una resistenza che da quarant’anni lo ostacola e lo combatte a caro prezzo”. The time in now, il momento, sottolinea chi sostiene la democrazia in Iran, è ora. Non ci si può voltare da un'altra parte.

Redazione

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