lineaitaliapiemonte.it | 19 agosto 2025, 10:40

Rischio collasso per l'artigianato made in Piemonte a causa della stagnazione economica

Nel primo semestre del 2025 la cassa integrazione è aumentata del 42% rispetto allo stesso periodo del 2024. L’appello dei vertici di Cna Piemonte

Rischio collasso per l'artigianato made in Piemonte a causa della stagnazione economica

TORINO - L’artigianato piemontese e italiano è in caduta libera. In dieci anni, in Italia, sono andate perdute circa 400.000 imprese artigiane. In Piemonte il saldo negativo tocca quota 43.000 unità: un’emorragia che non è più un segnale d’allarme, ma un grido disperato che le istituzioni devono ascoltare e affrontare con misure concrete.

I numeri della crisi

Secondo i dati diffusi da EBAP sull’utilizzo di FSBA – Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato (la cassa integrazione del mondo artigiano), nel primo semestre del 2025 la cassa integrazione è aumentata del 42% rispetto allo stesso periodo del 2024. Hanno pagato il prezzo più alto 1.727 imprese e 8.333 lavoratori, in particolare nei comparti orafo, tessile e automotive.

Analisi indipendenti confermano l’allarme. L’indagine della CGIA di Mestre mostra che l’artigianato è tra i settori più vulnerabili alla stagnazione economica, al calo della domanda e ai costi crescenti. A questo si aggiunge il Business Scan di SevenData, secondo cui quasi un’impresa su cinque in Piemonte (19,9%) è a rischio insolvenza nei prossimi 12 mesi.

Non stiamo parlando di chiusure già avviate, ma di un rischio sistemico che può travolgere interi comparti e territori.

Le richieste di CNA

«Tutte le rilevazioni convergono: siamo al punto di non ritorno» spiegano Giovanni Genovesio, presidente di Cna Piemonte e Delio Zanzottera, segretario di Cna Piemonte. «Se non si interviene adesso, l’artigianato rischia di collassare definitivamente».

Le richieste del settore sono note e urgenti: transizione energetica sostenibile e accessibile, credito agevolato e rapido per sostenere le aziende e sblocco della rottamazione quinquies attualmente in discussione, formazione professionale per colmare il mismatch di competenze, sburocratizzazione reale, per liberare le energie imprenditoriali.

Le imprese resistono con dignità e coraggio. Ma senza una svolta immediata e coraggiosa, non potranno sopravvivere ancora a lungo. Le imprese artigiane, i lavoratori, le famiglie pagano un doppio prezzo: quello della crisi economica e quello dell’indifferenza politica.

Per questo CNA Piemonte lancia un appello chiaro e durissimo: non c’è più tempo. Senza misure immediate e coraggiose, l’artigianato rischia di scomparire. Con esso svanirà una parte essenziale dell’economia, della cultura e dell’identità del nostro Paese.