lineaitaliapiemonte.it | 28 luglio 2025, 17:47

Sopralluogo al CPR di via Mazzarello, per AVS «troppi i giovanissimi e le persone che risiedono in Italia ormai da anni»

«Non ci sentiamo intimiditi, faremo ancora più ispezioni di prima e continueremo a dire che questi centri vanno chiusi e che la detenzione amministrativa va abolita»

Sopralluogo al CPR di via Mazzarello, per AVS «troppi i giovanissimi e le persone che risiedono in Italia ormai da anni»

TORINO -  Sono 66 i trattenuti al CPR di Torino, di 18 diverse nazionalità. A confermare il numero è stata una delegazione di AVS che lunedì ha effettuato un sopralluogo alla struttura di via Mazzarello. 

«Da un lato, ragazzini appena maggiorenni e appena arrivati in Italia, che invece di essere accolti si trovano detenuti, dall'altro persone che vivono nel nostro Paese da decine di anni, come un signore serbo in Italia dal 1981, la cui azienda ha chiuso lasciandolo senza contratto, fermato mentre distribuiva pasti a degli anziani da volontario».

A partecipare al sopralluogo l'eurodeputata di AVS, Ilaria Salis, il vicecapogruppo alla Camera, Marco Grimaldi, e le consigliere regionali Alice Ravinale, Valentina Cera e Giulia Marro.

Si tratta - fanno sapere gli esponenti di AVS - di persone che perdono il lavoro o la residenza e si ritrovano senza permesso di soggiorno, o in attesa de documenti che hanno richiesto. «Oltre ai tantissimi che, come sempre, sono tradotti al CPR direttamente dal carcere dopo aver scontato la loro pena, condannati così a un aumento di pena non dovuto in un luogo peggiore della galera».

«Oggi è in atto un tentativo di reinterpretare le norme e limitare l'accesso  a questi luoghi» concludono dalla delegazione. «Non ci sentiamo intimiditi, faremo ancora più ispezioni di prima e continueremo a dire che questi centri vanno chiusi e che la detenzione amministrativa va abolita».