TORINO - «La caduta dell’ipotesi di reato di omicidio volontario non fa venir meno la gravità di quanto accaduto nella strage di Brandizzo di quasi due anni anni fa dove persero la vita 5 operai». A dirlo il segretario generale Cisl Piemonte Luca Caretti all'indomani della chiusura delle indagini sulla strage di Brandizzo.
La procura di Ivrea, a quasi due anni dal disastro ferroviario della notte del 31 agosto 2023 che costò la vita a cinque operai impegnati in lavori di manutenzione sulle rotaie, ha chiuso l'inchiesta. Ventiquattro gli indagati, per i quali però è caduta l'accusa più grave di omicidio volontario con dolo eventuale, derubricata a omicidio colposo. I magistrati valutano se sussista il reato di disastro ferroviario.
«Inizia un percorso che dovrà fare piena luce e dare soprattutto giustizia ai familiari delle vittime e a tutto al mondo del lavoro che continua a pagare un prezzo ancora troppo alto in termini di vite umane» conclude il segretario Caretti.