lineaitaliapiemonte.it - 17 luglio 2025, 11:29

Da dicembre più treni dal Basso Piemonte verso Milano

Il protocollo avrà durata quinquennale E prevede l’istituzione di un gruppo di lavoro permanente con un rappresentante designato per ciascuna Regione

Da dicembre più treni dal Basso Piemonte verso Milano

GENOVA - Dal dicembre, con l’orario invernale, ci saranno treni verso Milano ogni due ore da Asti, Alessandria e Novi Ligure e ogni 30 minuti da Tortona. Sono queste le principali novità introdotte dal protocollo d’intesa che potenzia i collegamenti ferroviari tra Piemonte, Lombardia e Liguria.

A firmare il documento gli assessori regionali ai Trasporti Marco Gabusi (Piemonte), Franco Lucente (Lombardia) e Marco Scajola (Liguria).

Il protocollo, che avrà durata quinquennale, prevede l’istituzione di un gruppo di lavoro permanente con un rappresentante designato per ciascuna Regione e rappresenta il risultato di un lavoro sinergico avviato da alcuni mesi, in collaborazione con RFI, Trenitalia e Trenord, e che prevede una vera e propria rivoluzione dell’offerta ferroviaria:

«Per molti anni il Basso Piemonte è stato marginale nelle politiche trasportistiche della Regione Piemonte» ha detto l’assessore Gabusi, sottolineando che «da dicembre Asti, Alessandria e Novi Ligure avranno collegamenti diretti ogni due ore con Milano e Tortona, beneficiando anche dei collegamenti liguri, arriverà entro un anno a servizi ogni mezz’ora sempre sul capoluogo meneghino. Un’opportunità di sviluppo territoriale che Astigiano e Alessandrino meritano e per cui abbiamo lavorato da mesi insieme a Liguria e Lombardia»”.

L’assessore Lucente definisce il protocollo «un impegno notevole, che risponde in pieno alle esigenze di tratte ferroviarie particolarmente frequentate da pendolari, lavoratori, studenti e turisti», mentre l’assessore Scajola ritiene che «questo accordo possa portare benefici tangibili a pendolari, studenti, lavoratori e turisti che viaggiano lungo i nostri territori, con l’obiettivo di proseguire su questa linea una volta terminati i grandi lavori infrastrutturali in corso come il Terzo valico».

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