lineaitaliapiemonte.it - 07 luglio 2025, 15:36

No all'allevamento intensivo di galline alle porte di Arborio

La capogruppo di AVS in Consiglio regionale Alice Ravinale: «chiediamo lo stop a questa barbarie contro gli animali e contro l'ambiente e rispetto per chi protesta»

No all'allevamento intensivo di galline alle porte di Arborio

TORINO - Il progetto di un nuovo allevamento intensivo di galline alle porte del comune di Arborio (VC) arriva in Consiglio regionale. La capogruppo di AVS  Alice Ravinale ha depositato un'interrogazione per sapere se la giunta ritiene questo progetto così impattante compatibile con le esigenze di tutela ambientale, compresa la qualità dell’aria e di salute pubblica e di contrasto al consumo di suolo.

L'impianto, che verrebbe realizzato dall'azienda Bruzzese, avrà una superficie complessiva di 23.800 metri quadrati, con consumo di suolo irreversibile di 20.450 metri quadrati attualmente agricoli e a disposizione per l’avifauna. E servirebbe per allevare qualcosa come quarantamila galline ovaiole, a poco meno di un chilometro di distanza dal centro abitato.

Oltre alle atroci sofferenze inflitte agli animali - scrive Ravinale in una nota - ci sono i noti problemi ambientali creati da questo tipo di allevamento intensivo, su cui ormai non ci sono più scuse: la stessa Fao sottolinea da anni che l’industria zootecnica è uno stabile e massiccio produttore di climalteranti e l'allevamento in costruzione ad Arborio non farà eccezione: eccessi di ammoniaca (che producono Pm 2.5) e particolato Pm10 rischiano, a pochi passi dal centro abitato, di inquinare l'aria e le falde acquifere. 

Dello stesso allevamento si è recentemente interessato anche l'on. Marco Grimaldi, vicecapogruppo alla Camera di AVS. Grimaldi ha sollevato anche, con un'interrogazione, la questione della gestione del presidio pacifico che manifestava contro la costruzione dello stabilimento sabato 28 giugno. 

Non soltanto sono stati emessi 21 fogli nei confronti dei manifestanti, ma a quanto riferito dai manifestanti le forze dell’ordine alle 10 della mattina hanno sequestrato acqua, cibo e ombrelloni alle manifestanti, ritirato a tutti i documenti e hanno trattenute le persone.

Si tratta - conclude la consigliera Ravinale - di un trattamento vessatorio, e per questo è stato chiesto al Ministero di verificare la legittimità dei comportamenti tenuti nei confronti dei manifestanti.

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