lineaitaliapiemonte.it - 11 giugno 2025, 08:20

FMPI, la bocciatura del referendum dimostra che la CGIL non rappresenta la maggioranza dei lavoratori

Luca Pantanella: «serve un nuovo modello sindacale, libero dai partiti e vicino alla realtà produttiva. Gli italiani hanno detto no alle cittadinanze regalate»

FMPI, la bocciatura del referendum dimostra che la CGIL non rappresenta la maggioranza dei lavoratori

«La sonora bocciatura subita dalla CGIL nel referendum dell’8 e 9 giugno dimostra una verità che molti lavoratori avevano già intuito da tempo: il sindacato guidato da Landini non rappresenta la maggioranza dei lavoratori come vuole far credere, ma agisce come una mera emanazione del Partito Democratico e di una sinistra scollegata dalla realtà», dichiara Luca Pantanella, Vicepresidente nazionale della FMPI (Federazione Piccole e Medie Imprese). 

«Il risultato delle urne – prosegue Pantanella – è inequivocabile: i cittadini hanno detto basta all’ipocrisia di un sindacato che non tutela più il lavoro, ma alimenta battaglie ideologiche lontane dal mondo reale. I lavoratori non sono più disposti a farsi strumentalizzare da chi fa politica con la scusa della rappresentanza sindacale».

Pantanella sottolinea come il futuro del lavoro sia sempre più nelle mani di associazioni datoriali e sindacati realmente autonomi, capaci di costruire dialogo, sviluppo e dignità per il lavoro, liberi da ingerenze partitiche.

«Siamo soddisfatti – aggiunge – che gli italiani abbiano bloccato con decisione la folle proposta delle cittadinanze regalate: un meccanismo pericoloso che, sotto la maschera dei diritti, in realtà danneggia proprio i lavoratori italiani, favorendo una competizione al ribasso sul costo del lavoro e generando precarietà diffusa». 

«FMPI continuerà a battersi per un nuovo patto sociale fondato sul merito, sulla produttività e sulla vera rappresentanza. Basta con le bandiere politiche nelle fabbriche e negli uffici: servono interlocutori credibili, pragmatici e liberi».

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