lineaitaliapiemonte.it - 02 giugno 2025, 17:02

I torinesi e la prevenzione, per l’86% è molto importante ma meno della metà fa controlli regolari

Un intervistato su quattro non ha mai svolto un esame cardiologico, una donna su tre non va dal ginecologo da almeno tre anni. I tempi d’attesa eccessivi e i costi restano un ostacolo alla prevenzione

I torinesi e la prevenzione, per l’86% è molto importante ma meno della metà fa controlli regolari

Cresce nei torinesi la consapevolezza dell’importanza della prevenzione, ma non sempre questo si traduce in azioni concrete: è quanto emerge dall’ultima indagine dell’Osservatorio Sanità condotto da Nomisma per UniSalute, in cui si evidenzia come meno della metà svolga controlli e visite di prevenzione, nonostante la grande maggioranza dichiari di ritenere importante monitorare regolarmente il proprio stato di salute.

L’indagine ha rilevato infatti come tra gli intervistati ben l’86% ritenga “molto” o addirittura “estremamente” importante fare controlli di prevenzione, ma appena il 45% dichiari di effettuarli con regolarità.

Il 30% del campione preferisce aspettare il manifestarsi di piccoli disturbi prima di fare visite, mentre il 23% le evita fino a quando non comincia a soffrire di una malattia vera e propria.

Di conseguenza una fetta rilevante della popolazione del capoluogo piemontese tende a trascurare controlli cruciali per la propria salute: se il 17% dei torinesi dice di non effettuare le analisi del sangue da oltre 3 anni, uno su quattro (25%) non ha addirittura mai fatto un esame cardiologico o un elettrocardiogramma, e il 48% non ha mai svolto una visita dermatologica per i nei.

Anche sul fronte della salute femminile, l’Osservatorio UniSalute continua a registrare dei dati preoccupanti: a Torino più di una donna su tre (34%) non va dal ginecologo da almeno 3 anni, e da altrettanto tempo quasi due su cinque (38%) non effettuano un Pap test.

Il 34% delle donne intervistate, inoltre, non si è mai sottoposta a un’ecografia al seno, nonostante sia un esame di prevenzione fortemente consigliato già in giovane età.

Cosa frena allora i torinesi dal fare prevenzione? In parte, come detto, resta una questione di educazione e consapevolezza: tra chi non ha svolto esami di prevenzione nell’ultimo anno, quasi tre su cinque (57%) dichiarano di non averlo fatto perché non riscontravano alcun sintomo.

Ma permangono come fattori disincentivanti anche i lunghi tempi di attesa (30%) e i costi delle prestazioni (15%), che rendono meno accessibili le visite. Non manca infine una componente emotiva: il 16% ammette infatti di evitare i controlli per paura di ricevere brutte notizie.

Chi invece ha effettuato recentemente controlli dice di averlo fatto in primis di propria iniziativa (34%), o su raccomandazione del medico di base (30%). Più della metà delle persone si è rivolta al servizio pubblico (52%), mentre il 41% ha scelto strutture private, spesso (31%) in convenzione con il SSN.

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