TORINO - «Come amministratrici e amministratori locali annunciamo che dalla mattina fino alla sera di oggi, lunedì 26 maggio 2025, siamo in sciopero della fame per chiedere l’apertura immediata di un canale sicuro e stabile per gli aiuti umanitari a Gaza, che consenta l’intervento di adeguato personale medico e ONG per dare soccorso alle persone palestinesi intrappolate nella striscia».
A dirlo sono quattordici tra amministratori e consiglieri comunali di Torino: Abdullahi Ahmed, Elena Apollonio, Anna Maria Borasi, Emanuele Busconi, Dorotea Castiglione, Claudio Cerrato, Tiziana Ciampolini, Ludovica Cioria, Sara Diena, Tony Ledda, Lorenza Patriarca, Luca Pidello, Valentina Sganga, Simone Tosto
«Chiediamo inoltre alla comunità internazionale, in primis l’Unione Europea, un intervento deciso per un cessate il fuoco immediato a Gaza anche se questo dovesse costare l’applicazione di sanzioni al governo di Israele fino al raggiungimento di un accordo di pace».
L'iniziativa nel giorno del Consiglio comunale «in cui comunque lavoreremo per la nostra Città, per attirare l’attenzione sull’urgenza di una soluzione diplomatica per i conflitti in corso in Palestina e in Ucraina».
Un'iniziativa - sottolineano - nel pieno rispetto della Costituzione, che impone di ripudiare la guerra come strumento di risoluzione delle controversie politiche.
«Respingiamo quindi le parole di quanti liquidano la pace come un argomento utopistico e ricordiamo invece che ogni soluzione diplomatica passa attraverso la voce e l’azione delle persone, delle istituzioni, degli Stati. Possiamo e dobbiamo essere parte di questo processo».