Il corteo del primo maggio torinese, partito da piazza Vittorio ha percorso via Roma per giungere in piazza Solferino dove il segretario generale della Cgil Torino, Federico Bellono ha tenuto il comizio a nome di Cgil, Cisl e Uil.
Il primo intervento è stato del sindaco di Torino, Stefano Lo Russo che ha sottolineato il ruolo degli immigrati come risorsa: “Sappiamo che l'immigrazione porta con sé sfide reali ma a Torino abbiamo sempre dimostrato che accogliere non è un optional, senza cittadini venuti da altre città e altri Paesi Torino non è la stessa e con l'attuale crisi demografica senza nuovi cittadini non potremmo reggere il peso di un sistema sociale, produttivo e previdenziale”.
Il Primo Maggio 2025 è stato dedicato alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Federico Bellono ha denunciato la carenza negli organici degli Ispettorati del Lavoro e dello Spresal: "La prevenzione è una chimera, spesso chiacchiera da convegno, slogan buono per ogni dramma che si ripropone". E non sono mancati riferimenti all'attualità internazionale: “I lavoratori sono per la pace, mentre qualcuno stupidamente pensa che il riarmo possa rappresentare un'opportunità, un'alternativa".
In coda alla manifestazione lo spezzone sociale degli antagonisti, con collettivi studenteschi e Pro Palestina. I manifestanti hanno inscenato, quando la manifestazione era ormai conclusa, una protesta bruciando la bandiera di Israele, quella dell'Unione europea e quella degli Stati Uniti. Anche nel corso del corteo non sono mancati fantocci di Giorgia Meloni e del presidente americano Trump.