lineaitaliapiemonte.it | 09 ottobre 2024, 14:14

Manifestare è un diritto, non un crimine. A Torino il presidio regionale di Cisl

In piazza Castello il sindacato in presidio per modificare il DDL Sicurezza. Il segretario regionale Caretti: «diciamo no a chi vuole spegnere la voce di lavoratrici e lavoratori»

Manifestare è un diritto, non un crimine. A Torino il presidio regionale di Cisl

TORINO - Un centinaio di lavoratrici e lavoratori, aderenti alla Cisl e provenienti da tutta la regione hanno manifestato in piazza Castello per chiedere la modifica del DDL Sicurezza, già approvato alla Camera dei Deputati e ora al vaglio del Senato.

«La Cisl ha espresso fin da subito forte preoccupazione per i contenuti di questo disegno di legge – spiega il segretario generale della Cisl Piemonte Luca Caretti - ritenendolo sbagliato ed improprio in modo particolare per l’inasprimento previsto per i blocchi stradali in occasione di manifestazioni sindacali e sit-in di protesta, che prevede il passaggio da una sanzione pecuniaria a una pena detentiva».

«Diciamo no a chi vuole impedire il diritto a manifestare liberamente e in modo non violento perché non vogliamo spegnere la voce di tante lavoratrici e ai tanti lavoratori in sofferenza, donne e uomini, che vivono sulla loro pelle il dramma delle crisi aziendali, della cassa integrazione, delle minacce di licenziamento, della paura di perdere il lavoro e di vedere calpestati fondamentali diritti di libertà garantiti da uno stato democratico e sanciti dalla nostra Costituzione».

Al sit-in di protesta hanno preso la parola Domenico Ciano (Fim Lear di Grugliasco) per la Cisl Torino-Canavese, Riccardo Monzù(Femca) per la Cisl Piemonte Orientale, Alessandro Delfino (Fp) per la Cisl Alessandria-Asti e Gerri Castelli per la Cisl Cuneo.

Durante il presidio una delegazione, composta da rappresentati Cisl di tutti i territori del Piemonte e guidata dal segretario regionale Cisl Caretti, è stata ricevuta dal Prefetto Donato Giovanni Cafagna.