lineaitaliapiemonte.it | 20 settembre 2024, 11:47

Nasce Accademia del Welfare, obiettivi la coesione e l'innovazione sociale

Il vicepresidente della Regione Piemonte Elena Chiorino: «valorizziamo la dimensione imprenditoriale del Terzo settore, promuovendo innovazione sociale»

Nasce Accademia del Welfare, obiettivi la coesione e l'innovazione sociale

TORINO – Nasce l'Accademia del Welfare, Coesione e Innovazione Sociale. L'iniziativa, di cui l’agenzia formativa Salotto e Fiorito è capofila, mira a formare professionisti capaci di progettare e implementare politiche di welfare innovative e sostenibili, mettendo al centro la persona e i valori di inclusione e solidarietà.

La dotazione complessiva è di tre milioni di euro, di cui quasi due destinati ai disoccupati, 750mila euro per gli occupati e 450 mila euro per azioni per la promozione e valorizzazione del sistema. L’obiettivo centrale dell’accademia è di promuovere una visione integrata e sinergica tra tre pilastri fondamentali: formazione professionale, politiche di inclusione sociale e lavoro.

Un nuovo punto di incontro

«La ritengo particolarmente importante, perché vuole andare a promuovere non solo l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro nel mondo del terzo settore, ma è mirata a valorizzare la dimensione imprenditoriale del terzo settore, oltre alla sua innovazione sociale» ha detto Elena Chiorino, assessore alla Formazione professionale della Regione Piemonte. «Sono convinta che l’innovazione sociale possa diventare il primo presidio di legalità perché in grado di prevenire talune forme di disagio che - se non contrastate - possono drammaticamente trasformarsi in illegalità».

L'Accademia del Welfare - che coinvolge 40 agenzie formative, 137 imprese e 25 soggetti tra associazioni, consorzi e cooperative - si propone di essere un punto di incontro tra istituzioni, società civile e settore privato, ponendosi l'obiettivo di sviluppare nuove forme di collaborazione e integrazione. Formazione e innovazione saranno centrali per costruire soluzioni che rispondano in modo concreto alle nuove esigenze sociali ed economiche, sia a livello locale che nazionale.

«Questa di oggi è la festa della cittadinanza attiva, che vince. Di quella parte di società civile che si rende conto di essere sentinella di legalità. Vedere che tutti abbiamo un fine comune al nostro agire è molto importante. Servono più accademie, più network e più cooperazione: le accademie portano acqua al mulino della legalità» ha sottolineato Lucia Musti, Procuratore generale di Torino.

Verso nuove competenze professionali

Tra i temi trattati all'interno dell'Accademia spiccano quelli legati alla sostenibilità del welfare, la formazione di nuove competenze professionali e l’inclusione sociale. Verranno esplorate nuove modalità per affrontare sfide complesse come la disoccupazione e le disuguaglianze sociali.

«L'innovazione sociale sta aprendo nuovi scenari e nuove possibilità di intervento, dobbiamo essere pronti a cogliere queste opportunità, a sperimentare nuovi modelli di welfare che sappiano rispondere in modo efficace ai bisogni emergenti della nostra società» ha aggiunto Suor Simona Biondin, direttrice dell'Agenzia formativa Salotto e Fiorito e project manager dell’Accademia. «Per farlo, abbiamo bisogno di un approccio integrato, che sappia mettere in rete competenze diverse, che sappia creare ponti tra il mondo della formazione, quello del lavoro e quello delle politiche sociali».

Redazione