lineaitaliapiemonte.it - 08 luglio 2024, 22:24

Stellantis, Fim-Cisl: 1° semestre 2024, produzione in forte calo rispetto al 2023, a Mirafiori -63%

In rosso tutti gli stabilimenti, tranne Pomigliano e Atessa Lvc, dove comunque rallenta la crescita. Si prospetta una produzione a fine anno poco sopra i 500 mila veicoli. Fim -Cisl: “ Il Governo rispetti l’impegno di convocarci entro luglio a Palazzo Chigi per definire impegni e garanzie per il rilancio di un settore in difficoltà”. A Mirafiori calo del 63% e non riesce a compensare il calo di Maserati

Stellantis, Fim-Cisl: 1° semestre 2024, produzione in forte calo rispetto al 2023, a Mirafiori -63%

Situazione produzione Stellantis Italy I° semestre 2024

I dati della produzione nei primi sei mesi del 2024, dopo tre anni di crescita segnano un’inversione di tendenza negativa rispetto al semestre dell’anno precedente, con una quantità tra autovetture e furgoni commerciali di 303.510 unità contro le 405.870 del 2023. La produzione di autovetture segna un -35,9%, pari a 186.510, mentre quello relativo ai veicoli commerciali evidenzia una crescita del 2% raggiungendo una quota di 117.000 unità.

Afferma Ferdinando Uliano, segretario generale Fim Cisl: “Negli stabilimenti di produzione delle auto abbiamo riscontrato una situazione particolarmente negativa e una tendenza al peggioramento rispetto alla flessione del -23,8% già riscontrata nel primo trimestre. Fatta eccezione per lo stabilimento di Pomigliano d’Arco che rappresenta più della metà della produzione totale, dove riscontriamo una crescita del +3,5% rispetto al 1° semestre 2023, che comunque subisce un forte rallentamento negli ultimi tre mesi. Negli altri quattro stabilimenti la produzione di auto ha subito flessioni molto significative con valori che vanno dal -57,6% al -63%, rispettivamente Melfi e Mirafiori (Polo produttivo di Torino).

I dati per stabilimento

Un dato negativo condizionato dal ritardo degli incentivi per le auto ecologiche partiti un mese fa e il rimbalzo negativo dopo un 2023 in crescita una volta superati i problemi nelle forniture determinati dal covid e dalla mancanza di semiconduttori e componenti. Il Polo produttivo di Mirafiori perde volumi sulla500 elettrica e non riesce più a compensare il continuo calo delle Maserati. Gli stabilimenti di Melfi eCassino subiscono l’attesa verso la transizione alle future produzioni sulle due nuove piattaforme Stla Medium e Stla Large previste nel 2025.

Per i veicoli commerciali Lvc di Atessa di fatto si è interrotta la crescita rispetto al 2023 (+2%), che si era riscontrata invece nel primo trimestre (+28,5%). Se l’andamento riscontrato nel 1° semestre 2024 venisse confermato nei prossimi mesi e senza inversione di tendenza per gli incentivi, partiti di fatto con ritardo nel mese di giugno 2024, la produzione complessiva si attesterà intorno alle 500 mila unità, al di sotto delle 751 mila del 2023, a metà strada dall’obiettivo di 1 milione di veicoli nel 2030 stabilito a livello governativo e assunto dal Gruppo Stellantis.

La situazione a Torino

I volumi produttivi misurati nel I° semestre 2024 sono pari a 19.510 unità rispetto alle 53,330 rilevate nel 2023 (-63%). Il 90 % dei volumi dello stabilimento torinese, pari a 17.660, sono rappresentati da 500 bev, il restante è rappresentato dalle produzioni Maserati con 1.850 unità. Quest’ultime ben lontane dalle 10.000 unità prodotte negli anni di punta delle produzioni Maserati.

La situazione è in peggioramento e per i prossimi mesi non si vedono segnali di miglioramento. Una flessione di mercato, determinatasi già nell’ultimo trimestre 2023, ha impattato negativamente sulle produzioni della 500 bev perdendo quasi 2/3 delle produzioni rispetto alle 46.930 unità del 1° semestre del 2023. Questo ha portato alla decisione di organizzare la linea di produzione su un turno e alla richiesta di Cigo e Cds. Dal 19 febbraio nei giorni in attività si è utilizzato l’ammortizzatore sociale coinvolgendo mediamente 35% /40% dei 1050 lavoratori sulla linea della 500bev.

Nei primi sei mesi si è fatto inoltre ricorso a degli stop produttivi di 45 giornate, 19 nel primo trimestre e 26 nel secondo, che hanno coinvolto sia la linea della 500bev che quella di Maserati. 

Certamente, il ritardo nel lancio degli eco-incentivi partiti a giugno, non ha influito positivamente sui volumi e al momento non abbiamo riscontrato effetti importanti sugli stessi. 

Gli eco-incentivi per un ammontare complessivo di 950 milioni a cui si sommano i 50 milioni già disponibili da gennaio, sono partiti il 3 di giugno e le prenotazioni di sconto relative all’acquisto delle auto full-electric, per un ammontare di 200 milioni, si sono esaurite in meno di 9 ore con 62% delle richieste di privati. Si stimano in circa 25.000 potenziali vetture, ma quante di queste potrebbero riguardare l’acquisto di 500 bev, ad oggi non siamo in grado di stimarlo, afferma Uliano.

Sulla linea Maserati la situazione della produzione è critica. Sul fronte produttivo si sono raggiunte le 1.850 unità, -70% rispetto al 2023. Negli anni migliori di Maserati la produzione, tra Grugliasco e Mirafiori, nel 1° semestre raggiungeva oltre le 27.000 unità (anno 2017). Oltre ai 65 giorni di stop produttivo nel primo semestre, dal 3 di aprile fino al 31 dicembre 2024 viene utilizzato il Contratto di Solidarietà per circa 968 lavoratori in base agli ordinativi da evadere

Dal 2° trimestre vengono prodotte solo le Maserati GT e GC anche nelle versioni Folgore full-electric, ma a tutt’oggi non riescono a compensare il fermo produttivo di Ghibli, Quattroporte e Levante. 

“Per questo motivo riteniamo negativo lo spostamento del lancio produttivo del nuovo modello Quattroporte nella sua versione full-electric dal 2025 al 2028. Anche l’annuncio della produzione del nuovo suv Levante Folgore sulla piattaforma Large E-UV Bev nel 2027 ci preoccupa per i tempi troppo lunghi e per il suo possibile spostamento da Mirafiori.

Riteniamo sia necessario accelerare e anticipare i tempi della messa in produzione della nuova berlina Quattroporte e pensiamo sia indispensabile comprendere per il futuro la strategia di Stellantis a Mirafiorisia sui modelli, che sui volumi delle produzioni Maserati, visto che l’obiettivo nel piano “Dare Foward 2030” era di incrementare tre volte il peso delle nuove auto nei segmenti dei veicoli premium e di lusso.Noi pensiamo che lo si debba fare con un ruolo primario di Mirafiori.

Data la situazione riteniamo importante essere riusciti, con le iniziative che abbiamo messo in campo, a costringere Stellantis ad assegnare allo stabilimento di Mirafiori entro la fine del 2025 un modello come la 500 ibrida. Un’auto con potenzialità di volumi importanti che può assicurare il mantenimento della missione produttiva di Mirafiori come stabilimento di assemblaggio auto. Ora servono altre iniziative di rafforzamento produttivo anticipando il lancio delle Maserati o con altre assegnazioni.

Nei giorni scorsi l’azienda ha comunicato che nel mese di luglio si faranno sulle due linee di produzione, altre tre settimane di fermo produttivo totale, dal 15 luglio al 2 agosto, a cui si aggiungeranno le 3 settimane di chiusura per ferie collettive”.

Redazione

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