lineaitaliapiemonte.it - 19 marzo 2024, 16:38

Abusi, report Meter 2023, don Fortunato Di Noto: sempre più neonati e minori tra le vittime

Meter, l'associazione fondata da don Fortunato Di Noto, lancia l'allarme sulla pedopornografia con il Rapporto 2023 presentato oggi. Una mappa impietosa del chi, dove e quando che mostra sempre più vittime tra i neonati e i minori di 12 anni, 220 casi seguiti dal centro di ascolto, l'aumento di abusi sui disabili. Don Di Noto: “La sfida contro la pedocriminalità non è un gioco”

Abusi, report Meter 2023, don Fortunato Di Noto: sempre più neonati e minori tra le vittime

«La sfida contro la pedocriminalità non è un gioco. L’impegno è costante ed irrinunciabile ed è faticoso esprimere l’indefessa passione che ogni volontario di Meter mette, per l’infanzia contro gli abusi. I numeri riescono a costruire una realtà, scalfendo le corazze dell’indifferenza e dell’insensibilità. È già troppo un solo bambino abusato. Sono eccessivi i milioni di bambini che vengono violati nella loro intimità, annientandone la dignità. Sono numeri che raccontano un ‘disordine umano’, raccolgono storie di minori ai quali i pedocriminali – in un rapporto 1:1 – hanno rubato l’innocenza. Inquantificabili abusi dei quali il web – strumento irrinunciabile e positivo – ha amplificato la drammaticità, la criticità, nei numerosi naufragi dentro le periferie digitali. La pedofilia online rappresenta una gamma di delitti tra i più efferati che si inquadrano nell’ambito della criminalità transazionale.» Con queste parole il fondatore e presidente di Meter, don Fortunato Di Noto, introduce il Report edizione 2023 preparato dall’Associazione Meter E.T.S. (www.associazionemeter.org) e presentato oggi presso la sede Meter di Pachino (SR). Il Report rappresenta la summa del lavoro svolto dall’Associazione Meter nel corso dell’anno appena finito: ma è anche – forse soprattutto – l’elenco di un dolore che non accenna a finire.

Il monitoraggio delle segnalazioni

L'orribile classifica vede il Paese più ricco e potente al mondo numero uno anche nella pedopornografia online: gli Stati Uniti sono primi per quanto riguarda il numero di domini (le “targhe” dei siti Web) con 613 indirizzi verificati e segnalati, seguiti dalle Filippine (215 segnalazioni) e il Montenegro (93).

Il ruolo del “deep web”

Il numero di link denunciati quest’anno è di 5.745, e molto materiale viene smerciato attraverso il deep o dark web, il lato oscuro della Rete nel quale le associazioni a delinquere di tutto il mondo espandono i loro traffici dal momento che i siti di questa parte di Internet non vengono indicizzati dai motori di ricerca tradizionali: è quindi possibile, utilizzando un browser di nome Tor, accedere in piena riservatezza al deep web con la certezza di operare senza essere identificati. Il materiale viene spesso diffuso attraverso archivi compressi in formato .RAR: 1.260 cartelle segnalate alla Polizia Postale (con cui Meter ha un accordo di collaborazione dal 2008), con all’interno una quantità enorme di foto e video. “Ci preme sottolineare che non si tratta di attori, ma di bambini e quanto accade è tutto vero, con vantaggi economici per chi produce e scambia pari a cifre da capogiro”, sottolinea l'associazione.

I numeri della pedofilia

L'Osservatorio Mondiale Contro la Pedofilia di Meter ha segnalato 2.110.585 foto, 651.527 video e 1.260 cartelle compresse che confermano la modalità di scambio degli ultimi anni e quindi la condivisione di mega raccolte di file .RAR per il traffico di bambini violentati. 237 i gruppi social segnalati. Dal 2002 ad oggi Meter ha segnalato in totale 225.316 link. Dietro ognuna di quelle foto c’è una vittima.

Usa ed Europa sede dei server

I grafici della geolocalizzazione dei server evidenziano che America (3.849 link) ed Europa (699 link) detengono la maggior parte delle aziende che gestiscono i server che permettono il funzionamento di molti siti o piattaforme in cui si divulga materiale pedopornografico. Questo dato è interessante poiché fa comprendere il meccanismo economico sottostante: i continenti più ricchi risultano essere i “padroni del web”, fornitori di servizi che i cyberpedofili usano per i propri traffici criminali. Analizzando il grafico della geolocalizzazione dei server di Asia, Africa e Oceania si comprende chiaramente che è quasi irrilevante la presenza dei server in Stati appartenenti a tali continenti.

Colpita la fragilità dei disabili

L’Osservatorio ha rilevato che molte giovani con disabilità vengono contattate sui social network, circuite e indotte a produrre materiale sessualmente esplicito, spesso con richieste estorsive sotto la minaccia di divulgare il materiale pornografico. I bambini disabili sperimentano pedofilia e pedopornografia con tassi di violenza più elevati in quanto a porli in una condizione di rischio è il loro stato di dipendenza nei confronti di chi si prende cura di loro e per la difficoltà ad interpretare l’ambiente che lo circonda e a comunicare le proprie esperienze e vissuti.

Chi sono gli abusati

Preoccupa il fenomeno della Pedomama (l’abuso sessuale femminile), donne, madri che compiono abusi sessuali ai danni di minori, moltissimi sono i neonati seviziati e abusati sessualmente. Aumentano i filmati pedopornografici con la presenza di animali, soprattutto i cani che, indotti, compiono atti sessuali su minori, spesso è materiale autoprodotto in contesti familiari. Infine, l’abuso di minori su minori. Spesso sono maschi, prevalentemente adolescenti, in video autoprodotti. Compiono violenze su minori, anche in gruppo.

Le fasce di età

Le vittime hanno molto spesso tra gli 8 e i 12 anni, poi tra 3 e 7 anni ma risultano in aumento le violenze su neonati.

Anche quest’anno l’analisi del materiale pedopornografico che Meter scova online conferma la tendenza dell’anno scorso: i link monitorati per fasce d’età indicano che la preferenza sia delle foto che dei video è per la fascia d’età 8/12, che totalizza 3.873 link monitorati (1.649.946 foto, 558.172 video totali). Seguono la fascia 3/7 con 1.708 (458.223 foto, 93.151 video), e a chiudere quella 0/2 anni con 304 (383 foto, 173 video). Da notare che la differenza tra i dati del monitoraggio e i totali per fascia d’età è riconducibile alla difficoltà di rilevare l’età anagrafica di alcuni bambini perché l’inquadratura non permette la distinzione: ecco perché le foto totali in monitoraggio sono pari a 2.110.585 e per fascia d’età 2.108.552 mentre i video sono 651.527 totali contro 651.496 in totale per fascia d’età. Inoltre la riduzione dei numeri è frutto degli effetti del deep web che si fanno sempre più sentire grazie alla sua convenienza per velocità e anonimato. La mancanza di norme sovranazionali e coordinamento tra gli inquirenti fa poi il resto

Il Centro di ascolto Meter

Da sempre Meter cerca di dare speranza alle piccole vittime di abuso offrendo servizi alle famiglie che ne chiedono l’intervento: tra questi il Centro Ascolto e di prima accoglienza che è – di fatto – il cuore di Meter. Qui chi si ascolta e chi è ascoltato si uniscono per creare un ambiente accogliente e sicuro. Si lavora offrendo accoglienza, dove non manca mai l’informazione sul servizio che chi si rivolge a Meter sta per ricevere; segue l’attenzione, perché il Centro Ascolto offre tempo, discrezione e comprensione dei problemi; orientamento per la scelta degli interventi possibili su un piano concreto. Nel 2023 il Centro Ascolto ha accolto 220 richieste di tutela dei minori di cui 67 casi sono inerenti i rischi online (27 casi di sicurezza online, 20 adescamento online, 17 pedopornografia, 2 dipendenza da internet, 1 cyberbullismo con il coinvolgimento di 11 minori).

L’accoglienza e l’ascolto avviene anche tramite il numero verde (800 455 270): 80 le consulenze psicologiche e 46 psicoeducative.

Il ruolo dei giochi online

L’utilizzo continuativo e sistematico dei videogiochi durante il tempo libero (quindi nella fascia serale nelle giornate infrasettimanali) sostitutivo di attività alternative relazionali nel contesto familiare genera una tendenza all’isolamento e una chiusura nei confronti delle figure parentali. Questo stato di benessere, di piacere che procura il gioco online per tempi prolungati può potenzialmente generare nei giovani uno stato di dipendenza. E anche qui il rischio adescamento non manca: spesso al minore viene chiesto un contatto telefonico, e si chiede di spostare la conversazione dal videogioco ad una dimensione privata. Si chiedono foto di nudo, oppure si cerca di creare una relazione affettiva.

La pedocriminalità si serve dell'intelligenza artificiale

I pedopornografi sono già da qualche anno all’opera per la produzione di video e foto di “false rappresentazioni” di abusi sui bambini con l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale, il materiale prodotto è subito a disposizione dei pedofili nel deep web e nel dark web. Alcuni gestori di server provider che ospitavano questo materiale prodotto dalla AI hanno rimosso sia i video che le foto. C'è una vera rete di sostegno alla pedofilia

La rete di sostegno alla pedofilia è una vera e propria lobby strutturata e ben organizzata (raccolta fondi e giornata internazionale pro-pedofilia) che fornisce consigli su come adescare i bambini e indica siti online dove è possibile trovare foto e video con contenuti pedopornografici. Numerosi i portali delle lobby e dei movimenti pro-pedofilia che Meter ha denunciato in tutto il mondo.

Incontri formativi nelle scuole

Nel 2023 Meter ha incontrato oltre 25.000 docenti, studenti e le loro famiglie, promuovendo progetti di ricerca e collaborazioni scientifiche nelle neuroscienze, il diritto, l’età evolutiva e le tematiche in oggetto.

La sfida contro la pedopornografia non è un gioco”

Don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente Meter, dichiara: «La pedopornografia non è solo video e immagini, è la drammatica realtà di abusi già subiti. Distrugge il presente e compromette il futuro. Il contrasto della pedocriminalità, sempre più strutturata e ben organizzata online, necessita di collaborazioni nazionali e internazionali. È urgente intervenire per l’individuazione dei pedocriminali, non dimenticando l’azione di identificazione delle vittime che necessitano di essere supportate psicologicamente. Conclude don Di Noto: La società deve acquisire maggiore consapevolezza del dramma devastante degli abusi sui minori, attraverso azioni di prevenzione, sensibilizzazione e formazione.»

Redazione

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