lineaitaliapiemonte.it - 02 gennaio 2024, 23:54

Giachino: "Il Concerto di Capodanno pagato dal Comune onora i No Tav nella Piazza SITAV?"

Lettera aperta di Bartolomeo Giachino, attuale responsabile trasporti di FdI ed ex sottosegretario ai trasporti, al Sindaco di Torino e al popolo SITAV che il 10 novembre 2018 riempì piazza Castello per difendere l'opera: “I NO a tutto hanno rallentato la crescita del nostro Paese e un gruppo canoro pagato dal Comune di Torino si schiera con loro? Questo non è pluralismo culturale, è un camminare in più scarpe contro il bene comune”. Anche recentemente Giachino ha ricevuto messaggi minacciosi: “A voi le pietre sono un regalo”

Giachino: "Il Concerto di Capodanno pagato dal Comune onora i No Tav nella Piazza SITAV?"

Di seguito pubblichiamo la lettera aperta indirizzata al sindaco di Torino scritta da Bartolomeo Giachino dopo che sul palco del Capodanno Torinese il gruppo musicale che si è esibito nella serata, lo Stato Sociale, ha espresso con chiarezza solidarietà al centro sociale Askatasuna di cui alcuni attivisti sono a processo per associazione per delinquere. L'esponente di FdI anche recentemente ha ricevuto messaggi inquietanti del tenore “Si Tav Si Lavoro per Torino a voi le pietre sono un regalo”

Caro Sindaco, Caro Stefano,

Sono profondamente indignato che durante un concerto organizzato e pagato dal Comune il gruppo canoro si sia dichiarato con gli Askatasuna , il gruppo che in questi anni in Val Susa ha attaccato il cantiere della TAV, le forze dell’ordine e gli operai , proprio nella grande Piazza dei SITAV. Proprio nella Piazza nella quale io, che organizzai quella grande Manifestazione insieme al gruppo, ora disciolto, delle Madamin, urlai la nostra solidarietà alle Forze dell’ordine che difendono dal 2012 un cantiere di interesse generale.

E’ grave che il Tuo Assessore dica che ci debbono essere spazi di espressione alternativi. La democrazia e il pluralismo si basano prima di tutto sul dibattito civile, mai violento , ripudiano atti violenti e infine riconoscono al Parlamento il ruolo di supremo rappresentante della volontà popolare e il Senato proprio dopo la nostra Manifestazione , il 7 agosto 2019 bocciò a stragrande maggioranza la Mozione Notav.

La lotta dei Notav ha rallentato un cantiere essenziale per il rilancio di Torino che da vent’anni cresce meno della media nazionale. I ritardi sono pagati dai giovani disoccupati e dai cinquantenni che sono stati espulsi dal ciclo lavorativo e non trovano più proposte di lavoro degne di questo nome.

I NO a tutto hanno rallentato la crescita del nostro Paese e un gruppo canoro pagato dal Comune di Torino si schiera con loro?

Questo non è pluralismo culturale, è un camminare in più scarpe contro il bene comune.

Scusami ma la contraddizione tra quanto detto lunedì 18 a Chiomonte sul valore di quella grande e storica piazza che La Stampa definì l’Altra Italia, e il cartello del gruppo che profana anche il nome dello Stato sociale , e’ grande come una casa.

Grazie della risposta,

Mino GIACHINO

SITAV SILAVORO

Redazione

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