lineaitaliapiemonte.it | 12 dicembre 2023, 10:23

Ex Ilva, Fim Cisl Piemonte: “La Regione intervenga preso il governo per evitare un dramma sociale”

Dopo l'incontro presso la Regione Piemonte sull'ex Ilva, che nella regione impiega circa 3000 lavoratori, l'appello di Fim e Cisl Piemonte: “Manca un serio piano del governo che tuteli le produzioni strategiche dell’acciaio in Italia. L’Ilva di Taranto e tutti gli stabilimenti italiani rischiano di saltare, con conseguenze enormi sul piano dell’occupazione. La Regione si attivi con forza presso il governo”

Ex Ilva, Fim Cisl Piemonte: “La Regione intervenga preso il governo per evitare un dramma sociale”

Un’azione coordinata con Puglia e Liguria per far sentire la voce delle Regioni in difesa degli stabilimenti produttivi dell’Ex Ilva. E’ la proposta del presidente della Regione Alberto Cirio e dell'assessore al Lavoro Elena Chiorino che hanno incontrato amministratori e organizzazioni sindacali sul futuro degli stabilimenti piemontesi dell’Ex Ilva a Novi Ligure, Racconigi e Gattinara.

3000 lavoratori in Piemonte

«Sono in contatto con i colleghi presidenti di Puglia e Liguria per avviare da subito un’azione coordinata delle Regioni che ospitano stabilimenti del gruppo e operare in accordo con il governo per garantire un futuro a questo asset che è strategico a livello nazionale e per il Piemonte dove coinvolge circa 3 mila lavoratori, considerando anche l’indotto» spiega il presidente del Piemonte Alberto Cirio, annunciando che la Regione Piemonte parteciperà all'incontro convocato con i sindacati a Palazzo Chigi a Roma, il prossimo 20 dicembre.

Durante l’incontro, gli amministratori locali e le organizzazioni sindacali hanno posto l’attenzione sulla sicurezza degli stabilimenti per i quali la Regione auspica la massima vigilanza da parte degli organismi preposti.

Interlocuzioni col governo fitte e costanti”

«La situazione è complessa e siamo perfettamente consapevoli del dramma che i lavoratori stanno vivendo. Le misure che si possono attivare a supporto ci sono e sono pronte, ma serve che venga definita la strategia di rilancio industriale, oggi di difficile individuazione essendo la situazione "in itinere" su Taranto. Da parte del Governo le interlocuzioni sono fitte e costanti e il Ministro Urso in sede di audizione ha evidenziato la convinzione del Governo di quanto la siderurgia sia una leva strategica della Nazione da rilanciare» ha evidenziato l’assessore al Lavoro Elena Chiorino.

L'appello della Fim Cisl a difesa dell'occupazione piemontese

E proprio un forte intervento presso il governo è quanto chiede la Fim e Cisl del Piemonte alle autorità regionali per un serio piano di tutela delle produzioni strategiche dell'acciaio in Italia. Affermano Tino Camerano e Gianni Baratta, segretari di Fim e Cisl Piemonte, dopo l’incontro odierno in Regione: “Esattamente 4 anni fa (era l’11 dicembre del 2019) l’assessore al lavoro della Regione, Elena Chiorino, chiedeva con forza l’intervento del governo, allora presieduto da Giuseppe Conte, a difesa dei lavoratori piemontesi dell’Ilva, circa un migliaio all’epoca. Sono passati 4 anni e siamo ancora allo stesso punto. Manca un serio piano del governo che tuteli le produzioni strategiche dell’acciaio in Italia. L’Ilva di Taranto e tutti gli stabilimenti italiani rischiano di saltare, con conseguenze enormi sul piano dell’occupazione. Per questi motivi chiediamo alla Regione Piemonte di intervenire con la stessa forza e intensità di allora presso il Governo centrale, presieduto oggi da Giorgia Meloni, a difesa dell’occupazione piemontese per evitare un dramma sociale di vaste proporzioni”.

Redazione

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