Dal 15 settembre scatta il blocco dei veicoli più inquinanti, ora anche esteso ai diesel Euro 5, ma le reazioni del mondo imprenditoriale, oltre che dei cittadini è di allarme. Secondo Dino De Santis, presidente Confartigianato Torino, “è un provvedimento iniquo ed anti-imprenditoriale. Iniquo, perché penalizza le famiglie che non possono permettersi di sostituire l’auto: se non sei ricco non ti resta che viaggiare in bus (affidandosi ad un traporto locale sempre più costoso e inefficiente), oppure inforcare una bici o un monopattino. Anti-imprenditoriale, perché si fa finta di non sapere che il divieto di circolazione non si limita a penalizzare chi usa l’auto per recarsi al lavoro, ma impedisce di lavorare a tutti coloro-a cominciare dagli artigiani-per i quali il furgone non è un mezzo per spostarsi ma è un vero e proprio strumento di lavoro per raggiungere i clienti. In questo caso non si tratta di dover fare fronte a qualche disagio per sette mesi, bensì di non riuscire più a mandare avanti la propria attività imprenditoriale”. De Santis lamenta che non vi sia la volontà di varare misure strutturali per contrastare l’inquinamento, “a cominciare da interventi capillari e seri su caldaie, stufe a bio massa, impianti termici vari”. Il blocco anti-smog rappresenta, secondo Confartigianato, prediligere la soluzione più facile, ovvero impedire alle persone e alle imprese di spostarsi. “Diciamocela tutta: il blocco anti-smog è per le micro-imprese un vero e proprio lockdown imposto per ragioni non sanitarie ma ambientali. Un ulteriore colpo assestato ad un settore che dopo aver pagato un duro prezzo durante la pandemia ora si trova a fare i conti con le conseguenze dell’inflazione. Ma la cosa più sconcertante è che non si siano ancora previsti incentivi per la rottamazione, indispensabili per aiutare famiglie e artigiani ma anche l’intero settore dell’automotive: aspettiamo un intervento urgente da parte della Regione Piemonte”. De Santis nelle prossime settimane si farà portavoce delle imprese artigiane associate del territorio per evidenziare le innumerevoli criticità del provvedimento.