Cronaca - 22 febbraio 2023, 11:14

Caos Superbonus. A rischio gli oltre 25mila cantieri edili del Piemonte, 50mila imprese artigiane con 80mila addetti

Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino. “Apprezziamo la disponibilità al dialogo da parte del governo Meloni, sulla cessione dei crediti edili. Riteniamo che la parziale correzione per limitare i danni sia un primo passo, ma non ancora risolutivo”

Caos Superbonus. A rischio gli oltre 25mila cantieri edili del Piemonte, 50mila imprese artigiane con 80mila addetti

“Il caos del Superbonus ha generato un effetto dirompente sulle attività produttive del sistema casa mettendo a rischio gli oltre 25mila cantieri edili in Piemonte, 50mila imprese artigiane con 80mila addetti, di cui la metà nella provincia di Torino”. Dino De Santis presidente di Confartigianato Torino, esprime tutta la sua preoccupazione sulla recente stretta sulla cessione dei crediti sui lavori di ristrutturazione degli immobili decisa dal Governo Meloni.

Urgente lo sblocco dei crediti incagliati

Ora – prosegue De Santis soffermandosi sull’incontro di ieri a Palazzo Chigi con i rappresentanti del Governo - apprezziamo la disponibilità al dialogo da parte del governo Meloni. Riteniamo che la parziale correzione per limitare i danni sia un primo passo, ma non ancora risolutiva. Auspichiamo che vengano individuate rapidamente le modalità più efficaci per affrontare la priorità dello sblocco dei crediti incagliati degli imprenditori che hanno effettuato lavori utilizzando lo sconto in fattura e la cessione del credito. Occorre fare chiarezza sulla questione delle norme transitorie e la modalità dello sconto in fattura per le fasce deboli e incapienti e sbloccare gli oltre 15 miliardi di euro di crediti arenati”.

Più assorbimento dei crediti, anche con acquisti pubblici

Secondo Confartigianato Torino occorre agire su due fronti: aumentare la capacità di assorbimento dei crediti da parte del sistema creditizio, permettendo alle banche di compensare i crediti da loro acquisiti con parte dei debiti contenuti nei modelli F24 presentati ai loro sportelli dalla clientela; prevedere, dopo un check sull’assorbimento dei crediti da parte del sistema bancari, l’acquisto dei crediti da parte di un acquirente pubblico di ultima istanza per la parte non acquisita. Questo intervento è particolarmente necessario per i crediti di minore importo. Confartigianato chiede inoltre di rinviare, con provvedimento urgente, dal 16 febbraio ad almeno fine febbraio 2023 la data entro la quale è necessario aver presentato la CILA per poter mantenere la possibilità di cessione/sconto del credito. Mentre per gli interventi di edilizia libera va prevista una specifica modalità per dar prova dell’inizio lavori.

A rischio anche la transizione green

Il presidente di Confartigianato Torino è positivo sulla volontà del Governo di mantenere aperti dei tavoli di confronto sul futuro dei bonus edilizia, anche in vista della proposta di Direttiva Ue sull’efficientamento degli edifici in discussione a livello comunitario.

“L’obiettivo della transizione green degli edifici non potrà essere raggiunto -conclude De Santis – se, insieme con un sistema delle agevolazioni sotto forma di detrazioni fiscali, non verrà mantenuta la possibilità della cessione dei crediti e dello sconto in fattura per alcune fattispecie, in particolare i soggetti con redditi bassi e privilegiando gli interventi su immobili con una classe energetica molto bassa o con ridotti requisiti sismici.”

  

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