Con 49 voti favorevoli, 18 contrari e 6 astenuti la Commissione Industria, Ricerca ed Energia del Parlamento europeo ha votato la direttiva che ha come obiettivo ridurre le emissioni di gas a effetto serra e il consumo finale di energia nel settore edile dell'Unione entro il 2030 e renderlo climaticamente neutro entro il 2050.
Gli edifici dovranno raggiungere la classe energetica minima “E” entro il 2030 e “D” entro il 2033.
Durissima la Lega: “La maggioranza del Parlamento europeo guidata dalla sinistra confeziona uno schiaffo alle imprese, ai lavoratori e alle famiglie italiane. La Lega si è opposta fin dal primo giorno a un provvedimento sbagliato nel merito e nel metodo, portato avanti senza tenere conto delle peculiarità del nostro Paese né coinvolgere in alcun modo gli esponenti delle categorie, dichiara l’europarlamentare Alessandro Panza che parla di una vera e propria europatrimoniale.
“Abbiamo votato contro in commissione e continueremo a dare battaglia, ripresentando i nostri emendamenti di buon senso nella sessione plenaria per fermare un’europatrimoniale nascosta, che rappresenterebbe un aggravio di spese e di burocrazia del tutto non necessario a settori economici già in difficoltà e a tutti i cittadini.
L’efficientamento energetico è un tema che sta a cuore a tutti noi, ma va affrontato con realismo e concretezza. Non è ammissibile che sull’altare dell’ideologia green si sacrifichino categorie produttive fondamentali per la nostra economia, conclude Panza, l’Italia faccia squadra per fermare questa eurofollia”.