lineaitaliapiemonte.it - 31 agosto 2022, 09:34

Il 18 settembre gli ambulanti in corteo a Torino: “La politica non resti indifferente di fronte a migliaia di imprese”

Gli ambulanti del GOIA FENAPI scenderanno in strada a Torino per chiedere più attenzioni per la categoria. Il presidente Giancarlo Nardozzi: “La politica non può rimanere indifferente di fronte alle richieste di duecentomila imprese che non chiedono altro di essere trattate come le piccole realtà delle altre nazioni europee”

Il 18 settembre gli ambulanti in corteo a Torino: “La politica non resti indifferente di fronte a migliaia di imprese”

Domenica 18 settembre il corteo degli ambulanti attraverserà il centro di Torino per chiedere maggiori attenzioni da parte delle istituzioni e della politica sulle necessità della categoria.

“Il 18 settembre ci ritroveremo a Torino per richiamare l’attenzione della politica e dell’opinione pubblica sulle necessità della nostra categoria e delle piccole imprese in generale” dichiara il Presidente del GOIA FENAPI Giancarlo Nardozzi, “è impensabile che in un momento così critico, con bollette triplicate e inflazione ai massimi storici, il dibattito politico continui a rimanere insofferente davanti alle richieste di due- cento mila imprese che non chiedono altro di essere trattate come le piccole realtà delle altre nazioni europee”.

“Come se non fossero bastati due anni di pandemia e la guerra in Ucraina a mettere in ginocchio il sistema dei mercati italiani, il nostro principale nemico continua ad essere l’eccesso di burocrazia con comuni - alcuni anche grandi - che abusano della loro autonomia amministrativa reinventando e reinterpretando leggi a loro uso e consumo, tra rincari ingiustificati, messa a bando dei nostri posti di lavoro (vedi Pordenone) e spostamenti per favorire l’amico di turno” prosegue Nardozzi “l’ultima riforma organica di settore è stata il decreto Bersani, anno 1998, da allora comuni e regioni - con il benestare di alcune associazioni - sono andati a ruota libera”.

“Oggi più che mai abbiamo bisogno di una riforma di settore che garantisca alle imprese forti semplificazioni fiscali e amministrative, pagare meno ma pagare tutti, più tutele, parlo dell’inclusione nei lavori usuranti, di un fondo per le calamità naturali, di una previdenza sociale che ci veda anche come persone e non solo come voci di cassa, e regole nazionali uguali per tutti che comuni o sindacati deviati non possano più calpestare.”

Il corteo partirà da piazza XVIII dicembre alle h 15.30 per arrivare in Piazza Castello fronte Regione, dove si terrà un comizio.

Redazione

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