lineaitaliapiemonte.it | 16 dicembre 2021, 10:35

Confesercenti: “Vietare la manifestazione di sabato in centro a Torino”

Appello del presidente Banchieri: “Le istituzioni tutelino lavoro e salute dei torinesi contro una minoranza irresponsabile”. La Variante Torinese: “Chiedetevi se hanno i soldi per comprare , non se sono tranquilli”

Confesercenti: “Vietare la manifestazione di sabato in centro a Torino”

Vietare la manifestazione in centro organizzata per sabato dai No Vax: è questa la richiesta che Confesercenti rivolge al sindaco e al prefetto di Torino. “L’ennesima manifestazione No Vax, questa volta addirittura a livello nazionale – spiega il presidente Giancarlo Banchieri -, rischia di mettere in pericolo, proprio sotto le feste, non solo il lavoro di tantissimi commercianti – che va tutelato almeno nella stessa misura -, ma anche la salute dei cittadini: il cospicuo numero di partecipanti annunciato provocherà assembramenti da stadio. I No Vax sulle piazze e sui media sono la minoranza non soltanto più rumorosa, ma anche la più sovrarappresentata di sempre: la libertà di pensiero e di manifestazione, dunque, qui non c’entra nulla.

“Grazie al green pass nelle sue varie versioni in queste feste – a differenza dello scorso anno – tutti noi possiamo svolgere una vita quasi normale: i negozi, i bar, i ristoranti, i teatri, i cinema, le palestre, gli stadi sono aperti e la libertà di movimento è garantita. Invece, la minoranza urlante per evidente mancanza di idee mette in pericolo tutto questo, in un momento di recrudescenza della pandemia: gli ospedali sono di nuovo sotto pressione per i ricoveri dovuti al virus e cominciano a non poter garantire neppure i normali posti letto e i normali interventi.

“Per questo – conclude Banchieri – lanciamo il nostro appello alle istituzioni: si individui per la manifestazione una collocazione alternativa che non metta in pericolo le attività di imprenditori e cittadini. La mancanza di senso della misura e della responsabilità non può essere fatta pagare ai torinesi”.

Già ieri però Marco Liccione, de La Variante Torinese che organizza la giornata di sabato, ha giocato d'anticipo: “Chiedetevi se i torinesi hanno i soldi per comprare i regali, non se sono tranquilli. Perchè sono quelli che mancano. Nessuno lo dice, si parla di un Pil in aumento ma le 300mile partite Iva che chiudono, ad esempio? Noi siamo in piazza anche per quello”.


Redazione