lineaitaliapiemonte.it - 08 luglio 2021, 14:39

Embraco, Giorgetti: “Non ci sono le condizioni per proseguire con il progetto Italcomp”

Con una dichiarazione a mezzo stampa il ministro ha liquidato il progetto che permetterebbe di salvare il posto dei 700 lavoratori ex Embraco di Riva di Chieri e ACC di Mel. I sindacati: “Neanche la decenza di dirlo incontrando le parti. Una vergogna inaudita”. L'assessore al lavoro Chiorino: “E' avvilente apprendere esclusivamente da una nota stampa dell’abbandono del progetto Italcomp quando è da mesi che sollecitiamo la convocazione ufficiale di un tavolo interministeriale per conoscere le intenzioni del Governo”. On. Costanzo: “La modalità di questo annuncio, senza neppure riferire alle maestranze, dimostra che per il ministro Giorgetti il destino delle 400 famiglie del sito di Riva di Chieri era già considerato segnato”

Embraco, Giorgetti: “Non ci sono le condizioni per proseguire con il progetto Italcomp”

“Abbiamo esplorato, insieme con la viceministra Todde, tutte le possibilità della proposta Italcomp del commissario straordinario di Acc che avrebbe potuto coinvolgere Embraco. Purtroppo, pur consapevoli della situazione delicata e difficile, non ci sono le condizioni essenziali cioè proposte di investitori privati per proseguire con esito positivo su questa strada. Obiettivo è superare l’attuale stallo e in questo senso continuano senza sosta le valutazioni della viceministra Todde, che ha la mia fiducia e che sta seguendo da tempo la vicenda di questa crisi”. Lo ha dichiarato il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti questa mattina affidando a una nota stampa la notizia che significa infrangere le speranze di 700 lavoratori che ormai da tre anni lottano per tornare a lavorare.

Immediata la risposta delle organizzazioni sindacali. Ugo Bolognesi, Fiom: “Siamo alle dichiarazioni a mezzo stampa. Neanche la decenza di dirlo incontrando le parti. Una vergogna inaudita in totale spregio delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori”.

E nel comunicato unitario Cgil, Cisl e Uil affermano che “con troppa leggerezza il ministro Giorgetti liquida il progetto Itallcomp”. E ancora: “Siamo consapevoli che molte difficoltà sono state create dall'UE, a causa della mancata autorizzazione delle garanza pubblica al prestito in favore di ACC ma crediamo che resti possibile sia salvare l'ACC che Embraco e presidiare un settore importante come quello della componentistica di elettrodomestici anche con una sinergia tra Stato e privati. La dichiarazione del ministro Giorgetti è ingiusta e speriamo che non precluda a un impegno occupazionale in favore dei lavoratori. Anche per questo chiediamo l'immediata riconvocazione del tavolo al Mise”.

A 14 giorni esatti dall’imminente scadenza della cassa, e dinnanzi al clamoroso silenzio istituzionale, questa mattina l’assessore regionale Elena Chiorino ha incontrato in assessorato i lavoratori, le parti sindacali, i sindaci di Chieri e Riva presso Chieri e la Prefettura per un aggiornamento del tavolo di crisi sulla questione della Ex Embraco. “E’ora di assumere quel rispetto istituzionale nei confronti di lavoratori, sindaci, curia ed organizzazioni sindacali, da chi ricopre con autorevolezza un ruolo di governo – ha dichiarato l’assessore – è avvilente apprendere esclusivamente da una nota stampa dell’abbandono del progetto Italcomp quando è da mesi che sollecitiamo, ad intermittenza, la convocazione ufficiale di un tavolo interministeriale per conoscere le intenzioni del Governo”. Forte dell’ordine del giorno approvato all’unanimità lo scorso 23 febbraio, e sottoscritto come primo firmatario dal Presidente del Consiglio Stefano Allasia, l’assessore Chiorino ha deciso di sfoderare ogni arma possibile chiedendo ufficialmente al Consiglio Regionale la convocazione di una seduta “aperta” per il prossimo 13 luglio:“Sono certa che il Presidente Allasia, insieme ai capigruppo e a tutti i membri del consiglio, non faranno mancare il loro supporto alla causa, accogliendo quanto prima la mia richiesta dando voce ai lavoratori e a tutte quelle famiglie in attesa di risposta da ormai troppo tempo”.

Sulla questione è intervenuta l'on. Jessica Costanzo, ex M5S ora facente parte di L’Alternativa C’è : “La porta in faccia sbattuta dal ministro Giorgetti al progetto Italcomp ha definitivamente chiuso ogni possibilità di fusione tra Acc ed ex-Embraco per la creazione di un polo tutto italiano per i compressori. Le modalità di questo annuncio, senza neppure riferire alle maestranze, dimostra che per il ministro Giorgetti il destino delle 400 famiglie del sito di Riva di Chieri era già considerato segnato. A parole gli slogan del Prima gli italiani e i piemontesi, nei fatti prima gli investitori privati.”

Il 13 luglio i lavoratori saranno in presidio davanti alla sede del Consiglio Regionale del Piemonte

Redazione

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