Video - 07 luglio 2021, 10:50

Sciopero della fame contro la notte che stiamo vivendo

“Questi 17 mesi di emergenza sanitaria sono ormai accompagnati da una conclamata emergenza democratica che vive nel reiterato attentato ai diritti politici del cittadino”. Maurizio Bolognetti, giornalista e corrispondente di Radio Radicale, Segretario dell’Associazione Radicali Lucani, è passato dallo sciopero della fame, iniziato il 6 giugno, al digiuno, per farsi portavoce “di un popolo che dice no ai manganelli di regime e alle derive autoritarie in atto”. Il giornalista intende chiedere con questa forte azione non violenta, il rispetto del diritto all'informazione, il rispetto del pluralismo scientifico e delle opinioni, il rispetto dello scambio di vedute e la condanna di ogni censura nei confronti delle opinioni non omologate. Nella sua lettera pubblicata da “Avanti online” ricorda le parole di Gaetano Salvemini: “Un uomo vale tanto quanto sa. Se gli si impedisce di apprendere nuovi fatti e nuove idee gli si mutila l’anima e la gravità della mutilazione è proporzionata alla durata della sua ignoranza. Senza libertà di stampa, un popolo diventa cieco, sordo e muto. L’individuo si trova isolato al centro dell’esistenza. Si torna inconsciamente al sistema medievale del clan. Vi regna una notte perpetua in cui vagano spiriti smarriti, vuoti di idee”

Sciopero della fame contro la notte che stiamo vivendo

Patrizia Corgnati

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