Nel cronoprogramma varato dal Governo dal prossimo 15 giugno saranno possibili, anche al chiuso, le feste e i ricevimenti successivi a cerimonie civili o religiose, tramite uso della “certificazione verde”.
Il settore del wedding ha subito pesanti effetti della crisi Covid-19 a causa dei provvedimenti introdotti per il contenimento del virus. Inoltre, le imprese operanti in questo segmento sono state ulteriormente penalizzate dal crollo di eventi, congressi, fiere e delle attività culturali e di attrazione turistica.
Nel 2020 in Italia sono stati celebrati 96.687 matrimoni, numero dimezzato (-45,7%), rispetto ai 184 mila dell’anno pre pandemia (2019), accelerando il trend di decrescita degli ultimi anni.
In Piemonte nel 2019 sono stati celebrati 12.306 matrimoni mentre nel 2020 solo 7.098 con un crollo del 42,3% (-5.208).
“I dati ci indicano che nel 2020 c’è stato un crollo della celebrazione dei matrimoni che ha determinato un crollo delle attività legate al weddind e alle cerimonie in generale. – commenta Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino - Voglio ricordare che il settore legato alla celebrazione dei matrimoni è al 43,4% espressione delle attività artigiane, che insieme alle altre imprese generano in Piemonte un giro d’affari stimato in oltre 500 milioni di euro. Ora questo circolo virtuoso si è inceppato a causa del divieto di organizzare festeggiamenti, chiediamo di anticipare la data di apertura delle feste al chiuso per la celebrazione di matrimoni prevista per il 15 giugno (anche se è già un primo risultato) per far rimettere in moto il comparto fashion e food che rappresenta l’eccellenza del made in Italy, anche se temo che molte imprese del comparto non avranno più la forza economica di riaprire”.
Il comparto delle cerimonie e wedding comprende imprese che operano in differenti ambiti di attività: Organizzazione, Location, catering e intrattenimento; Partecipazioni, fotografi e videomaker; Capelli, abiti, fedi e accessori; e Fiori, bomboniere, lista nozze e viaggi di nozze, con un peso variabile delle attività relative a matrimoni e cerimonie sul fatturato totale. All’interno di questi 5 ambiti si individuano 30 settori economici di cui alcuni sono fortemente specializzati, con una più accentuata dipendenza dall’andamento di queste cerimonie ed eventi: agenzie matrimoniali e che organizzano feste e cerimonie, wedding planner, musicisti, cantanti e disc-jockey, imprese che realizzano bomboniere e fotografi.
Nel perimetro dei settori interessati dalla domanda di beni e servizi per cerimonie e wedding si contano 561.651 imprese, pari al 9,2% dell’intero sistema imprenditoriale. Quasi due imprese su cinque del settore – 214.938 unità, pari al 38,3% – sono imprese artigiane.
In Piemonte sono 38.431 le imprese potenzialmente interessate dal wedding e cerimonie (19.651 a Torino) di cui 16.668 sono imprese artigiane (43,4% del totale), 7.949 sono a Torino.
Tra i settori in esame, quelli a più elevata vocazione artigiana sono: Servizi dei parrucchieri e di altri trattamenti estetici (86,5%), Attività fotografiche (76,4%), Oreficeria gioielleria orologeria (75,5%), Produzione di pasticceria fresca (72,3%), Trasporto mediante noleggio di autovetture da rimessa con conducente (71,9%), Gelaterie e pasticcerie (69,8%), Fabbricazione di altri articoli, quali cesti floreali, bouquet e corone di fiori artificiali o secchi, colorazione di fiori, candele, etc. (64,9%), Confezione di altro abbigliamento esterno (59,2%), Confezioni varie e accessori per l’abbigliamento (59,0%), Legatoria e servizi annessi (56,6%), Altra stampa (56,1%) e Attività dei disegnatori grafici (55,6%).
Nelle imprese dei settori potenzialmente coinvolti in cerimonie e wedding lavorano complessivamente 1.682.291 addetti, pari al 9,4% degli addetti totali e la dimensione media di queste imprese è di 2,6 addetti per impresa, in linea con la dimensione media dell’intero sistema produttivo (2,8 addetti/impresa).
In Piemonte gli addetti che lavorano nel settore wedding e cerimonia sono 112.878 (56.386 a Torino)
In Piemonte le imprese del comparto del wedding hanno un peso sull’economia del territorio pari a 9,0%
Sulla base delle rilevazioni di Confartigianato molti dei settori rientranti nella perimetrazione del settore del wedding figurano tra quelli che nel 2020, rispetto all’anno pre-crisi (2019), hanno registrato cali di fatturato delle MPI superiori a quello medio del -25,5%: Trasporto persone (-73,8%), Pasticcerie (-36,7%), Moda (tessile, abbigliamento, calzature, occhiali e gioielleria) (-35,9%), Comunicazione: grafici e fotografi (-33,7%) e Area benessere (acconciatori ed estetica) (-33,6%).