lineaitaliapiemonte.it | 19 gennaio 2021, 19:24

Lazzi, Fiom: “Positivo che Stellantis dica di non voler chiudere stabilimenti italiani. Ora aspettiamo fatti concreti"

In queste ore i lavoratori dei siti italiani ex FCA stanno ricevendo una comunicazione di benvenuto nel nuovo gruppo Stellantis da parte del Presidente Elkan e dell'Ad Tavares. La Fiom: "E’ una realtà nuova che nasce sicuramente con grandi potenzialità ma che rappresenta altrettanto sicuramente una grande sfida”

Lazzi, Fiom: “Positivo che Stellantis dica di non voler chiudere stabilimenti italiani. Ora aspettiamo fatti concreti"

La dichiarazione di Edi Lazzi, segretario Fiom Torino: «La comunicazione odierna richiama le ragioni di tradizione e orgoglio dei due gruppi che hanno dato vita a Stellantis nonché la dimensione del nuovo gruppo con i suoi 400.000 dipendenti complessivi, il suo radicamento commerciale in Europa e nelle Americhe, le sue competenze tecnologiche, la gamma di marchi e modelli, gli investimenti in corso nello sviluppo delle nuove tecnologie per la mobilità.

E’ una realtà nuova che nasce sicuramente con grandi potenzialità ma che rappresenta altrettanto sicuramente una grande sfida.

E’ una realtà nuova a cui i lavoratori torinesi del gruppo e della componentistica guardano con attenzione e la cui positività sarà valutata anche per gli effetti che produrrà sul nostro territorio: nuovi modelli, volumi produttivi capaci di azzerare la cassa integrazione, il rilancio delle produzioni dei siti torinesi e del loro indotto.

Al di là delle rassicurazioni rimangono motivi di preoccupazione per la sovracapacità produttiva di Stellantis in Europa, le prevedibili razionalizzazioni, le conseguenti scelte dei prossimi mesi.

Il nostro territorio ha sviluppato nel tempo tutte le competenze tecnologiche e professionali per continuare ad avere un ruolo importante nella produzione e nello sviluppo tecnologico dell’auto a livello mondiale. Noi faremo come sempre la nostra parte e su questo pretenderemo un particolare impegno di tutta la classe dirigente di Torino e del Piemonte».

"È sicuramente un'affermazione positiva il fatto di non voler chiudere nessuno stabilimento italiano. Ovviamente a queste dichiarazioni devono seguire atti concreti sapendo che l'unico modo per garantire l'occupazione è lo sviluppo di un piano industriale che preveda nuovi modelli e volumi produttivi in grado di saturare i nostri impianti. I lavoratori lo stanno aspettando da molti anni e si augurano che finalmente le buone intenzioni siano effettivamente mantenute.
È sicuramente un'affermazione positiva il fatto di non voler chiudere nessuno stabilimento italiano. Ovviamente a queste dichiarazioni devono seguire atti concreti sapendo che l'unico modo per garantire l'occupazione è lo sviluppo di un piano industriale che preveda nuovi modelli e volumi produttivi in grado di saturare i nostri impianti. I lavoratori lo stanno aspettando da molti anni e si augurano che finalmente le buone intenzioni siano effettivamente mantenute".