lineaitaliapiemonte.it - 02 dicembre 2020, 12:47

Il ministro Speranza: da gennaio i primi vaccini, il cuore della campagna vaccinale tra la prossima primavera e l'estate

“La campagna di vaccinazione sarà imponente. Sarà importante il clima politico, serve un patto con tutto il Paese. Saranno probabilmente necessarie due dosi. Va detto che al momento non si sa quale sia il tempo di immunità”

Il ministro Speranza: da gennaio i primi vaccini, il cuore della campagna vaccinale tra la prossima primavera e l'estate

“Il messaggio di fondo che voglio rivolgere al parlamento e a tutti gli italiani è: vediamo un approdo. A partire da gennaio avremo i primi vaccini. E' la svolta che auspichiamo e alla quale lavoriamo da mesi. In questo momento nessun vaccino è stato ancora approvato ma i segnali sono i incoraggianti e ci hanno portato a predisporre un piano strategico da cui deriverà poi un piano esecutivo sulla base della effettiva disponibilità.. Al momento non è intenzione del governo disporre l obbligatorietà della vaccinazione. Il nostro obiettivo è raggiungere l'immunità di gregge”. Ancora una volta il ministro ha sottolineato che serve il sacrificio di tutti per arrivare a chiudere finalmente questa pagina per l'intera umanità.

La campagna di vaccinazione, ha detto il ministro, sarà imponente e dobbiamo cercare di arrivarci con i presidi sanitari non sotto pressione.

Un forte richiamo anche al clima politico mentre la campagna vaccinale avrà luogo: “Sulla campagna di vaccinazione serve un grande patto di tutto il Paese con tutti dentro”.

Partendo da queste considerazioni ecco le linee fondamentali per la vaccinazione:

  • L'acquisto del vaccino è centralizzato e somministrato gratuitamente a tutti gli italiani. “Nessuna diseguaglianza sarà ammissibile”.

  • “L'Italia ha opzionato un numero di vaccini che potenzialmente significa vaccinare tutta la popolazione. E' probabile che saranno necessarie due dosi. Va detto che al momento non si sa quale sia il tempo di immunità. Il meccanismo europei dei vaccini è nato su spinta dell'Italia. Non sono dunque i singoli Stati a trattare con le case farmaceutiche ma è la commissione Ue a trattare. E' la stessa commissione e 7 negoziatori che rappresentano gli Stati membri. Le trattative avviate si sono concentrate su un gruppo di aziende che stanno svilippoando i vaccini con diverse tecnologie. L'Ema ( Agenzia Europea per i medicinali) sta procedendo a valutare le singole parti dei dossier mano a mano che vengono valutati dalle aziende. In questo modo si potrebbe avere una prima autorizzazione in commercio entro l' anno. Ad oggi due date per l'Ema: potrebbe esprimersi sul vaccino Pfizer il 29 dicembre e il 12 gennaio sul vaccino Moderna.

  • Il cuore della campagna vaccinale sarà l'arco di tempo tra la prossima primavera e l'estate.

  • Le categorie da vaccinare in via prioritaria: operatori sanitarie socio-sanitari ( 1 milione 404mila persone); residenti e personale preside assistenziali per anziani ( 570mila287 persone); persone in età avanzata (over 80 anni: 4 milioni 442 mila ;persone tra i 60 e i 79 anni 13 milioni 432mila ) persone con comorbilità: 7 milioni 403mila persone.

  • Alcune di queste categorie saranno le prime a ricevere il vaccino. In seguito toccherà al personale dei servizi essenziali ( insegnanti, forze dell'ordine). Ci saranno scorte per eventuali emergenze".

Redazione

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