Obiettivo: salvare il siderurgico italiano e piemontese e, di conseguenza, i quasi mille posti di lavoro negli stabilimenti ex Ilva di Novi Ligure, Racconigi e della Sanac, importante azienda dell’indotto, nel Vercellese. E’ questo l’obiettivo dell’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino che, questa mattina, ha partecipato all’incontro che si è tenuto a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, dove erano presenti anche il governatore della Liguria, Giovanni Toti, e il ministro Stefano Patuanelli.
«Ho ribadito - spiega Chiorino - la necessità salvaguardare il siderurgico italiano e piemontese e i quasi mille posti di lavoro degli addetti degli stabilimenti piemontesi di Novi Ligure e di Racconigi, ma anche di quelli delle aziende dell’indotto, come la Sanac». Per Chiorino «E’ necessario reintrodurre immediatamente lo scudo penale per Arcerlor Mittal, la multinazionale che ha rilevato l’ex Ilva, ed evitare che la seconda potenza manifatturiera d’Europa perda la lavorazione dell’acciaio, che significa, indirettamente, perdere un pezzo della nostra sovranità». «La Regione - conclude Chiorino - continuerà a seguire con estrema attenzione l’evolversi della vicenda, con il fine di tutelare tessuto industriale piemontese, i lavoratori e le loro famiglie».