Editoriali - 09 settembre 2019, 16:17

Il “bio boom” prosegue in Italia: i dati del 2018. Di Paolo Turati*

Incremento dell'8% nelle vendite di prodotti bio in Italia: è un trend che non accenna a diminuire e premia soprattutto la grande distribuzione (quasi il 15%)

Il “bio boom” prosegue in Italia: i dati del 2018. Di Paolo Turati*

Uova, confetture, gallette di cereali soffiati, bevande sostitutive del latte, latte fresco, pasta di semola, olio evo, yogurt intero, verdure di IV gamma e biscotti: questi i prodotti bio più venduti nel 2018 in Italia dove, secondo Nomisma, con tre miliardi e mezzo di vendite, si è registrato un incremento rispetto all’anno precedente dell’8%.

Relativamente alla GDO, che rappresenta quasi la metà delle vendite, Nomisma vi ha registrato il tasso di crescita maggiore ( quasi il +15% in super e ipermercati), evidenziando come le scelte di acquisto in questo contesto derivino essenzialmente da comodità( in un terzo dei casi), nonché da convenienza e da assortimento( in poco meno di un settimo dei casi).


Anche in questo settore la marca del distributore (Mdd) rappresenta ormai un vero e proprio brand, costituendo da sola il 41% delle vendite nella Gdo (+11%): risultato che concorre a riconfermare più in generale le motivazioni degli ingenti investimenti nell’advertising mediatico di soggetti primari come, ad esempio, la Conad, che ormai ha raggiunto dimensioni di rilievo talmente assoluto da poter permettersi di pensare di rilevare la rete Auchan in Italia ( http://www.ansa.it/canale_terraegusto/notizie/business/2019/07/19/conad-pronta-a-rilevare-rete-auchan-italia_08f8bd5e-970e-40f7-a739-d2636a642561.html )

Cosa spinge i consumatori a questa tipologia di consumi?

Nomisma ha rilevato che metà e più di consumatori di biologico lo acquisti per conseguire maggiori benefici sulla salute o per prescrizione sanitaria del medico; poco meno di metà pensa che il marchio bio rappresenti in generale maggiore sicurezza e qualità; oltre un quarto acquista bio con l’attenzione alla salvaguardia dell’ambiente.

Il Made in Italy delle materie prime (58%), la qualità degli ingredienti (54%) e il metodo di produzione (46%) rappresentano inoltre ulteriori boost fondamentali nelle motivazioni di acquisto di bio.

Paolo Turati, doc. Economia degli Investimenti

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